Grieci, in campo con Morano: “Progetto a km 0 per i nostri giovani”

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Antonio Grieci, presidente Fagri Nazionale, è candidato nelle liste che sostengono Sabino Morano candidato sindaco del centrodestra. Nei prossimi giorni presenterà un progetto per i prodotti a “Km 0” destinato ai giovani di Avellino. L’obiettivo è creare permanente di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici che coniughi cultura, tradizioni, enogastronomia e arte.

Dopo anni trascorsi al servizio del sindacato, all’ombra possiamo dire della politica, perché la scelta di scendere in campo?

Vede, in tanti anni di attività associativa, sempre al servizio delle piccole e micro imprese del settore agricolo ed agroalimentare, con la missione di dare soprattutto assistenza, consulenza, informazione e formazione ad una mentalità imprenditoriale soprattutto nei confronti dei giovani che per fortuna si stanno riavvicinando al mondo agricolo, presumo, di aver fatto e di fare quotidianamente attività politica per il territorio, perché per me la politica nel senso nobile della parola, è essere quotidianamente al servizio delle imprese dei cittadini dei lavoratori e dei pensionati. Il motivo che oggi mi ha spinto a scendere in campo, come dice lei, in maniera più diretta, mettendoci la faccia il cuore i valori e la determinazione che ho in me, è perché ho sentito più che mai l’esigenza di dare trasparenza alle azioni che realmente voglio mettere in campo, insieme al mio carissimo amico di vecchia data nonché candidato a Sindaco Sabino Morano, in un periodo di massima confusione e di poca trasparenza ma soprattutto di perdita di valori fondamentali, come la coerenza e l’amore per il proprio territorio e per la propria città.

La Fagri opera sul piano Nazionale ma sappiamo che ha sempre concesso attenzione particolare alle questioni dell’agricoltura al Sud. Come la politica amministrativa potrebbe favorire l’agricoltura?

Come le dicevo prima, bisogna intanto indirizzare i giovani in maniera corretta a diventare imprenditori del settore agricolo, con la logica di creare reddito dalla propria attività, con l’ausilio dei tanti contributi comunitari che ci sono a disposizione, educandoli al concetto che i contributi servono ad avviare una attività e non a tentare di avere dei contributi per poi fare altre strade, distorcendo in questo modo i fondi in maniera negativa. Dal punto di vista Amministrativo si può fare tanto, esistono contributi che servono a valorizzare le nostre tipicità e le nostre peculiarità che abbiamo su tutto il territorio provinciale, coniugando il tutto con la cultura con le nostre tradizioni con la nostra storia con il nostro artigianato con i nostri vecchi mestieri che dovranno necessariamente essere riscoperti, perché essi creano lavoro ed opportunità, evitando la fuga dei nostri giovani e quindi la perdita inevitabile di risorse per il nostro territorio ed il nostro comune.

Quali considera essere i punti forti del programma che lei sostiene, soprattutto rispetto alle altre liste?

I nostri punti sono non tanti ma sicuramente realizzabili, a partire per esempio dal rivalutare la cultura che è alla base di ogni buona comunità, ridando scuole che hanno fatto la storia di questa città, ai propri studenti; aprire le porte all’arte alla tradizione , ridare vita al centro storico, quale cuore pulsante di ogni comunità ove insistono botteghe tradizionali, con un valore storico e culturale immenso; ridare vita al nostro teatro , ma soprattutto creare condizioni di vivibilità e di apertura al mondo della nostra città.

Pensa che il vento di cambiamento annunciato dalla politica Nazionale possa favorire la vostra posizione?

Io credo nei valori e nella trasparenza degli esseri umani, quindi a prescindere dai venti, io credo che la nostra coalizione composta da professionisti di alto profilo, da imprenditori, da giovani con tanta voglia di fare qualcosa di buono per la propria città e fuori dagli schemi di logiche perverse di vecchi sistemi di potere, possano veramente dare una svolta perché rappresentano il cambiamento.