Isochimica, la bonifica diventa realtà: via i 500 cubi contenenti amianto

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Marco Imbimbo – L’amministrazione Foti si prepara all’addio alla città, ma lo fa con un grande regalo. La bonifica dell’ex Isochimica è pronta a partire. A piazza del Popolo è tutto pronto per mettere a bando il primo dei tre interventi previsti: la rimozione dei 497 cubi di cemento contenenti amianto.

Il disciplinare di gara ha ricevuto le autorizzazioni necessarie per diventare pubblico e, di fatto, far partire la gara per affidare i lavori. Il costo dell’intervento è stimato in 3.482.865,46 euro. A breve verrà ufficializzato il bando per dare il via alle procedure di rito e individuare la ditta specializzata che dovrà occuparsi della rimozione dei cubi di cemento. I lavori dovrebbero cominciare dopo l’estate

Si tratta solo del primo dei tre interventi previsti. Dopo la rimozione dei cubi si potrà procedere con gli altri due lotti: l’abbattimento dei capannoni con rimozione di tutti i materiali contenenti amianto e la bonifica di tutto il suolo.

Un intervento su cui l’amministrazione Foti lavora da anni, tra conferenze dei servizi, piani di caratterizzazione, progettazioni preliminari. La svolta decisiva è arrivata un mese fa quando, la Regione Campania, ha pubblicato il decreto con cui trasferisce i fondi al Comune di Avellino. In tutto, la bonifica, costerà 13 milioni di euro, ma ci vorranno anni per completare i tre lotti. La delicatezza dell’intervento richiederà tempo, così come attenzioni particolari vista la presenza dell’amianto.

A distanza di oltre trent’anni, però, la città di Avellino si prepara a quella tanto attesa della bonifica della bomba ecologica di borgo Ferrovia, dopo la rimozione dei silos avvenuta la scorsa estate. Il futuro, poi, dell’area è tutto da scrivere e sicuramente è presto ancora per parlarne.

Lo stesso all’assessore all’Ambiente, Augusto Penna, ieri nel corso di una conferenza stampa ha puntato il dito contro chi, in campagna elettorale, lancia ipotesi sul futuro dell’Isochimica. “Sento parlare varie persone, ma mi danno l’impressione di non conoscere l’argomento. Si annunciano bonifiche, ma i fondi sono stati già presi. Il programma è stato  predisposto ed è pronto a partire”.

Mentre a chi annuncia di realizzare parchi al posto dell’Isochimica o un distretto biomedicale, come nel caso di Luca Cipriano, risponde: “Un parco non può essere realizzato in quell’area, mentre un distretto biomedicale lo vedo come una cattedrale nel deserto – spiega Penna. Si può dare una risposta se c’è una domanda, quindi se non c’è richiesta di un distretto del genere non capisco a cosa serva realizzarne uno”.

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