VIDEO/ Castellarte, Dello Russo: “Si salvi il borgo, i 10mila euro del Comune sono una provocazione”

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Tutta la verità sulla mancata edizione del XXV Festival di Castellarte. A raccontarla oggi, in conferenza stampa a Mercogliano, il presidente dell’Associazione Castellarte, Francesco Dello Russo e l’anima trainante del festival, Maria Pia Di Nardo, ex presidente dell’associazione.

Durante l’incontro sono stati accesi i riflettori sulle criticità che affliggono nel quotidiano Capocastello e che hanno portato alla decisione di non svolgere la manifestazione proprio nel sul venticinquesimo anno. Una delusione profonda, quella alimentata dallo stop forzato al festival che, sin dal 1993, anno in cui ha mosso i primi passi, aveva già raccolto attorno a sé artisti di fama internazionale. Musica e ritmi che avevano permesso alla città di Mercogliano di giocare la carta migliore in questi ultimi ventiquattro anni, quella vincente dell’attrattiva turistica.

In una precedente intervista ad Irpinianews Dello Russo aveva parlato delle motivazioni, ribadite oggi in conferenza stampa, che hanno spinto gli organizzatori a non celebrare le nozze d’argento di Castellarte in un borgo, quello di Capocastello, che andrebbe valorizzato proprio per la bellezza e la storia che lo caratterizza. Castellarte senza quel borgo non ha ossigeno. E la stessa sensazione la prova chi in quella zona ci vive e, con esso, ha un legame così profondo.

Proprio l’associazione, sin dallo scorso febbraio, aveva tentato invano di confrontarsi con l’amministrazione comunale per rispondere a tutti quei disagi presenti nel borgo che, non solo ostacolano l’organizzazione dell’evento, ma non rispondono ai requisiti di sicurezza imposti dalla circolare Gabrielli del 2017.

“Nonostante il nostro invito ad un confronto, il comune di Mercogliano sostanzialmente non ha fatto nulla per risolvere i problemi di accessibilità per quanto riguarda l’evento e di vivibilità di Capocastello, evidenziati già negli scorsi anni, con la chiusura di alcune strade del borgo durante la manifestazione”.

Nell’ultimo consiglio comunale, poi, la ‘mossa’ dell’amministrazione che è giunta agli organizzatori del Festival come una vera e propria provocazione: “Il 18 maggio scorso – spiega il presidente – durante l’ultima seduta di consiglio comunale, il sindaco ha estratto dal ‘cilindro’ dell’Estate Mercoglianese diecimila euro da destinare al nostro festival. Si tratta di una vera e propria provocazione visto che il sindaco sa che per organizzare l’evento e per contattare gli artisti serve tempo, almeno otto mesi. Sarebbe forse doveroso destinare quella somma alla messa in sicurezza di Capocastello nel rispetto dei residenti del borgo“.

E in questi 24 anni, racconta il presidente storico Maria Pia Di Nardo, “Castellarte ha fatto tanto per Capocastello e Mercogliano. Ha creato un indotto economico per gli imprenditori della zona, ha spinto i giovani a diventare imprenditori facendo rete tra loro, ha praticato i valori della solidarietà e della cultura. Il risultato positivo alimentato intorno a Capocastello da Castellarte, però, non è stato seguito da nessuna politica culturale volta a valorizzare e a far vivere il borgo oltre i tre giorni di Festival, ciò in totale controtendenza con gli esempi virtuosi di altri borghi italiani che hanno fatto del loro centro storico il nucleo pulsante dell’attività turistica”.

Di Nardo punta il dito contro il “disinteresse dell’Ente Comune, negli ultimi venti anni, verso le politiche culturali e turistiche volte a far rivivere il borgo e la città di Mercogliano e farla tornare ai fasti di un tempo quando era vista come una delle perle dell’Irpinia. Oggi – conclude – il nostro borgo versa in uno stato di degrado che non merita”.

Presenti alla conferenza stampa anche il dj Vinyl Gianpy che, nelle scorse edizioni del Festival, ha accompagnato con la sua musica e la sua grande allegria buona parte del percorso di Castellarte, ed il consigliere del gruppo di opposizione “Mercogliano Cambia“, Filomena Argenziano.

“La mancata realizzazione del Festival è una sconfitta per tutti i cittadini. Ma non possiamo sottovalutare le problematiche che vive Capocastello. La maggioranza, nell’ultimo consiglio comunale, ha sottovalutato i problemi di sicurezza che caratterizzano il borgo. Noi siamo qui per fare nostra la richiesta d’aiuto di un’associazione che ha a cuore il territorio e la vivibilità del centro storico”.

Un festival che ha scritto una pagina importante della tradizione e della cultura in Irpinia. Quest’anno mancherà profondamente.