Pd, veleni alla prima uscita. Petitto: “Non riconosco il ruolo di Di Gugliemo”

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Salta alla prima uscita pubblica la tregua elettorale all’interno del Partito Democratico provinciale. Sono bastate le presenze extraprovinciali di Roberto De Luca, deputato della Repubblica e figlio del Governatore, e Assunta Tartaglione, segretaria regionale dimissionaria, oltre a quella del segretario provinciale Giuseppe Di Guglielmo, non riconosciuto come tale da metà partito, per far dissotterrare l’ascia di guerra della componente che fa riferimento all’onorevole Umberto Del Basso De Caro.

Livio Petitto, decariano e candidato di punta della lista dem, non le ha gradite, lasciando prematuramente i lavori. “Avevo altro da fare, in più il parterre non era dei migliori – ha affermato il Presidente del Consiglio Comunale uscente – poi hanno affidato a Giuseppe Di Gugliemo, che non riconosco come segretario e a cui ho chiesto di desistere, il compito di introdurre i lavori. Mi dispiace per Pizza, ma questa è una caduta di stile da parte della nostra segreteria provinciale. Adesso è tardi per cercare l’unità, visto che pende anche un ricorso della magistratura ordinaria”.

Proprio mentre si consumava lo strappo, il candidato a sindaco Nello Pizza rivolgeva ai dem la sua chiamata alle armi: “Voliamo alto, più in alto delle beghe di partito e dei litigi interni. Non cadiamo in provocazioni, siamo i favoriti in questa corsa elettorale. Se lo faremo, restituiremo al capoluogo la sua quotidianità e un Consiglio Comunale in cui si discuterà di politica e delle questioni della città”.