Pdl – De Conciliis punta alla svolta: “Non nomi ma nuovi programmi”

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Avellino – Ultimi scampoli di tempo per la politica irpina. Lo sguardo è tutto proiettato alle candidature per le prossime elezioni amministrative e mentre nel Pd tentano nuove alleanze e giocano a “il buono, il brutto e il cattivo all’inseguimento di un carico d’oro scomparso”, qualcosa si muove tra le fila del Pdl che questa settimana si riunirà per stabilire una strategia condivisa da presentare alle elezioni del 2009.
Settimana importante anche perchè si rinnova l’esecutivo provinciale di Alleanza Nazionale che dibatterà su due punti cardine: la fase connessa alla prossima tornata elettorale, che interessa tanto i nomi dei candidati quanto la strategia programmatica da seguire. “Non solo nomi, ma anche proposte – come tiene a sottolineare Ettore De Conciliis – e l’avvio di una discussione che stabilisca le regole per portare a compimento la costituzione della forza nascente del Popolo delle Libertà, incontro tra le due sensibilità maggioritarie del centrodestra, Forza Italia e Alleanza Nazionale.
Una possibile vittoria del centrodestra alle prossime elezioni rappresenterebbe per l’Irpina, da sempre governata dal centrosinistra, un evento epocale. Da qui l’esigenza da parte del Pdl di creare le condizioni favorevoli per la tanto agognata salita ai maggiori parlamentini del capoluogo, Provincia e Comune di Avellino.
Secondo l’esponente di An la tattica vincente è sfruttare, così come aveva proposto l’on. Milanese, le risorse istituzionali del centrodestra e quindi i parlamentari irpini candidati nelle liste del Pdl. “Sono del parere che in un’elezione così difficile e così importante non si possa pensare di escludere le migliori energie. La nostra deve essere una vera e propria crociata. Se vogliamo acquistare credibilità e dimostrare l’amore e l’interesse per il territorio c’è bisogno che tutti i parlamentari irpini siano capolista al Comune e alla Provincia. I parlamentari hanno un ruolo nelle sedi decisionali ed è giusto che lo mettano a servizio dell’Irpinia. Se tutti si candideranno il centrodestra potrà permettersi di coinvolgere il meglio che c’è in provincia dal punto di vista imprenditoriale. Per quanto riguarda le candidature apicali, il partito proporrà dei nomi ed è chiaro che a mio avviso i massimi riferimenti istituzionali di An, l’on Giulia Cosenza e l’on. Franco D’Ercole, siano i candidati migliori. Nel caso in cui loro non fossero intenzionati a ricoprire tale incarico il partito ragionerà diversamente”.
L’ex consigliere provinciale, tra le ipotesi che si profilano in vista della prossima tornata elettorale, non chiude neanche ad una possibile candidatura di Francesco Pionati alla guida del Comune di Avellino, un incontro reso possibile dall’avvicinamento del parlamentare ai banchi del Pdl. “E’ una delle proposte possibili. Tuttavia è un meccanismo che deve ancora giungere a maturazione. Con Pionati non c’è ancora stato alcun incontro e nel partito non c’è stato modo di discuterne. Vogliamo l’avvicinamento di Pionati al centrodestra, ma la discussione non ha ancora avuto il proprio sbocco. Spero di poter includere anche lui nella lista dei possibili candidati, purché dia alla città un ruolo affine a quello che vogliamo dare noi e che porti opere e sviluppo. Io dico sì ai parlamentari, ma devono inventarsi delle originalità, puntare sulle infrastrutture, sulla metropolitana leggera, su una linea ferroviaria che colleghi Avellino a Salerno in un quarto d’ora. La candidatura è l’ultima cosa, il mio obiettivo è che il passaggio in provincia, dal centrosinistra al centrodestra, passi alla storia e si differenzi per esempio dall’amministrazione di Galasso che non è stato altro che un completatore dei progetti della Giunta Di Nunno”.
In questo scenario, la proposta di candidare tutti i parlamentari nelle liste del Pdl, ha raccolto le critiche delle forze politiche avverse che hanno ricordato il voto degli onorevoli di centrodestra sullo stralcio del provvedimento sul Formicoso. “Mi rifiuto di ascoltare critiche sulla questione dei rifiuti – risponde Ettore De Conciliis -. Non può parlare chi ha consentito un tale disastro. La discarica sul Formicoso non c’è ancora, le parole del sottosegretario Letta sono state chiare: qualora la Campania riesca ad attuare un piano di raccolta differenziata efficace, il sito non sarà necessario. Se il sindaco Iervolino, così come il sindaco Galasso, non riescono a far decollare la raccolta differenziata, è loro la responsabilità della realizzazione della discarica ad Andretta. Non possono imputare ad altri le proprie scelte”.
Un ultimo sguardo va agli sviluppi interni al Partito Democratico. “Rispetto alle dinamiche che stanno attraversando i “miei cortesi avversari”, denoto una fase di difficoltà che rispecchia l’andamento del partito a livello nazionale. Il Pd ha scelto la strada di cavalcare il dissenso al Governo, ma non propone alcuna alternativa. Questo stesso limite investe il partito in provincia, dopo la fuoriuscita del gruppo di De Mita e le problematiche interne stanno emergendo quei corto circuiti frutto della mancanza di un progetto alla base. Tuttavia credo che prevarranno le dinamiche di partito e la situazione rientrerà, non credo che le due correnti si presenteranno alle elezioni separatamente”. (di Rosa Iandiorio)

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