Centro storico, il Movimento Irpino propone una nuova ‘alba’ per la città

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ll Movimento Irpino per il bene comune organizza l’incontro dibattito dal titolo “Bellezza dell’anima per una nuova alba del centro storico di Avellino”.

L’appuntamento, è per sabato 12 maggio alle ore 17.30 presso il Palazzo Vescovile di Avellino .

Introduce e conclude il dibattito il presidente del Movimento Elena Iannaccone. A moderare l’incontro il giornalista del Mattino Annibale Discepolo.

Sono previsti gli interventi di artisti, storici, filosofi, commercianti, associazioni i cittadini del centro storico di Avellino. Il proposito è quello di promuovere una nuova visione del nucleo storico della città che aiuti ad avere un effetto di collegamento piu’ stretto con il resto della città.

Avellino sembra aver assunto una posizione di attesa e di ricerca di una vocazione nel contesto più generale di una Campania che oscilla tra difficoltà e marginalità rispetto al resto d’Italia.

Il grazioso e civettuolo centro storico di Avellino si caratterizza per la presenza di bellezze naturali e artistiche che forse molti nemmeno conoscono ma che attendono solo di essere visitate con la giusta attenzione e passione da un turismo che in città stenta ad avere diritto di cittadinanza.

Il sogno di Avellino è quello di avere un centro storico che sia in grado di suscitare le emozioni e i sentimenti tipici di una vita che sappia riscoprire i valori semplici ma autentici della comunità, circondata da antiche e secolari tradizioni, da monumenti artistici, culturali e religiosi, da architetture barocche, neoclassiche e storiche.

Nutriamo la speranza di una città che riscopra se stessa e i suoi valori non in termini nostalgici ma con una visione proiettata al futuro per offrire una migliore qualità di vita ma anche una possibilità di permanenza.

Se la ricchezza della storia non bastasse ciò invece aiuta a comprendere come questa città abbia bisogno di un nuovo approccio con le sue radici, rappresentate dal talento e dalla generosità di gente che non intende arrendersi alla visione di un mondo globalizzato. “Pensare locale e agire globale” questo potrebbe essere il motto del prossimo futuro per questo pezzo di città.

Il presidente Elena Iannaccone ritiene che la chiave risiede ‘nell’innovare, cambiare e crescere’ per sanare le ferite ancora aperte del centro storico con pennellate di bellezza per risanare un’umanità impotente, ma di fede salda, per non essere cattedrale di un deserto perduto.

“Il centro storico – continua la presidente- sarà solo e unicamente di chi sceglierà di non abbandonarlo, trasformando le tristezze in disegni fioriti come dipinti da un incanto. Il nostro lavoro, il nostro tentativo è di una continua fecondità della nozione di bellezza civile indicando le vie da percorrere allontanandoci da un pericoloso imbruttimento progressivo.

Il centro storico nello specifico è stata l’arteria attorno a cui sono nati e si sono sviluppati nei secoli il commercio dell’area urbana, la vita politica e sociale della città. Lungo il suo perimetro e nei suoi dintorni insistono, infatti, molti dei siti storici e culturali più importanti e affascinanti della città.

Il concetto di bellezza, nel tempo, ha attraversato la storia dell’occidente e dell’oriente. Sin dall’inizio della nostra civiltà, la sua elaborazione è sempre stata del pensiero filosofico, teologico ed artistico.

La nostra anima, invece, rappresenta una fedele interprete della realtà attuale che può aiutare e rendere finalmente bella la nostra città”.