Al teatro d’Europa di scena “La Francesca da Rimini”

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Cesinali – Continuano le rappresentazioni della Compagnia Teatro d’Europa in Irpinia diretta da Luigi Frasca, nell’ambito del I° Circuito Teatrale Irpino che vede coinvolti i Comuni di Teora, Nusco, Ariano I. e Sturno. Si comincia sabato 15 e domenica 16 novembre alle 20:30 con il doppio appuntamento a Teora con lo spettacolo comico “Ai bagni Regina Margherita l’improbabile rappresentazione della Francesca da Rimini” con Lucio Bastolla, Luigi Frasca e Pasquale Colabene con la regia dello stesso Lucio Bastolla. Lo spettacolo sarà replicato ad Ariano Irpino il 21 novembre, a Nusco il 22 e 23 novembre ed infine a Sturno il 30 novembre.
Inoltre la Compagnia del Teatro d’Europa debutterà a dicembre con lo spettacolo “Le Tartuffe” di Moliere.
Il regista Lucio Bastolla dichiara: “La “Francesca da Rimini” di Antonio Petito è tra le farse più esilaranti che il panorama drammaturgico napoletano, offre. Quella del Petito non è, però, l’unica parodia che s’ispira all’omonima tragedia scritta da Silvio Pellico. Ve ne è un’altra, inedita, poco nota, elaborata dal grande Eduardo Scarpetta.
A parte il prologo, riscritto ex novo, la vera novità introdotta da Scarpetta nella “sua” Francesca consiste nella citazione dei versi originali di Silvio Pellico, vero fulcro intorno al quale ruota tutta la parodia, ai quali Petito, forse per ragioni storico-sociali, accenna solo superficialmente.
Lo spettacolo che presenta la Compagnia di Frasca è il risultato della fusione di queste due farse, che vede prevalere la versione Petitiana nel prologo e quella Scarpettiana nella seconda parte, quella cioè, dedicata alla parodia vera e propria.
Nell’allestimento, viene trasformata l’azione scenica, non più in un teatro ma in uno stabilimento balneare degli inizi del ‘900, dove tra cabine e ombrelloni una sgangherata compagnia teatrale è costretta, suo malgrado, a mettere in scena la tragedia di Pellico.
Inizia la prova e i poveri comici s’imbattono in un ostacolo per loro quasi insormontabile: la lingua italiana.
Risultato? Uno spettacolo dove si ride tanto e di gusto, pieno di gag, situazioni comiche e battute esilaranti. Una perfetta macchina scenica nella quale tutti i personaggi concorrono a creare una vorticosa spirale di comicità che trascina lo spettatore in un “continuum” d’ilarità e di divertimento.

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