VIDEO/ Premio ‘Angelo della Pace’ a Striscia la Notizia, Presidente Ferri: “Da 18 anni valorizza l’impegno nel sociale”

0
374

Luca Abete, inviato di ‘Striscia la Notizia’, ha ritirato con grande emozione il premio ‘Angelo della Pace’. Un prestigioso riconoscimento, giunto alla 18° edizione, e che racconta di un percorso di legalità, solidarietà e vicinanza ai più deboli.

Ad ospitare l’evento l’Hotel Europa di Venticano. E’ proprio qui che Abete ha ricevuto dal Presidente della Fondazione Rachelina Ambrosini, promotrice dell’evento una statuina presepiale del ‘700 napoletano, un angelo che ha nel palmo di una mano la colomba della pace.

“Siamo giunti quasi in punta di piedi alla diciottesima edizione del premio Angelo della Pace. Un riconoscimento indirizzato a chi si è particolarmente distinto  in missioni umanitarie e sociali. Quest’anno premiamo la trasmissione “Striscia la Notizia”, per i trent’anni d’informazione al servizio di tutti i cittadini . Una passione civile che quotidianamente entra nelle nostre case”.

Queste le parole del Presidente Tommaso Maria Ferri, che, in un’intervista rilasciata ad Irpinianews all’apertura della manifestazione, ha precisato che è il primo anno in cui il riconoscimento viene destinato ad una trasmissione televisiva e “simbolicamente, questo premio è destinato a tutta la stampa, a tutti quei giornalisti che nel quotidiano raccontano, denunciano e tutelano il sociale”.

In merito al percorso intrapreso dalla fondazione ben quarantacinque anni fa Ferri aggiunge: “Camminiamo scalzi sul nostro territorio e, silenziosamente, ci occupiamo di missioni umanitarie, sopratutto nella giungla asiatica e nel sud del Sahara. In quelle zone, i nostri volontari si recano con il sorriso e vanno via con una lacrima perché è lì che lavorano con il cuore ed è proprio lì che lasciano il nostro cuore. Nel sud del Sudan – solo per fare un esempio – nel settembre del 2014 inaugurammo una scuole per ostetriche, proprio per rispondere all’alta mortalità per parto che in quelle zone si registrava. Da quella scuola sono state formate le prime 20 ostetriche, di diverse etnie, destinate a rispondere alle esigenze di vita nei loro villaggi. Questo è solo un esempio del grande lavoro realizzato da tutti gli uomini e le donne che sono il motore di questa fondazione e vera forza”.

La Fondazione Ambrosini che, oggi, compie quarantacinque anni dalla sua costituzione viene fondata proprio per essere vicina ai ragazzi, per assisterli in tutte le fasi della loro crescita e aiutarli in situazioni di disagio familiare, di handicap, sostenendo progetti ed iniziative tesi ad avvicinarli al volontariato, al rispetto per il prossimo e per l’ambiente.

La fondazione è diramata sul territorio nazionale oltre alla principale sede di Venticano, opera a Bari, Benevento, Padova, Roma, Salerno. Attualmente la fondazione è operativa in Etiopia, Filippine ed Honduras, fra i paesi più poveri e meno industrializzati, penalizzati in alcuni casi da situazioni politiche di regime e credenze culturali restrittive in situazioni di già estremo disagio: indigenza, sistemi viari complicati e inefficienti, scarsità dei principali servizi, in primo luogo ospedali e scuole.