Sacripanti tra rammarico e consapevolezza: “La nostra stagione non finisce qui”

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Renato Spiniello – L’orgogliosa Sidigas paga il -8 dell’andata e, nonostante le prove monstre di Rich e Fesenko, si arrende concedendo il bis all’Umana Reyer Venezia, che alza così il suo primo trofeo europeo.

I biancoverdi torneranno comunque ad Avellino con uno storico argento continentale e Sacripanti, a fine gara, non può che esserne consapevole. “C’è grande rammarico per non aver alzato la Coppa – ammette – ma anche grande consapevolezza da parte di tutta la squadra che se giochiamo con questo ardore e questa ferocia possiamo dire la nostra da qui alla fine del campionato”.

Scandone non benissimo nel primo tempo, ma in grande crescita nel secondo. “Abbiamo sfiorato addirittura la tripla del +6 – aggiunge il tecnico biancoverde – avremmo potuto riaprire la serie ma non ci siamo riusciti. Non abbiamo comunque mai smesso di giocare e di muovere la palla con ferocia, devo fare i complimenti ai miei perché siamo arrivati a un passo da poter vincere una coppa importantissima”.

Terza finale persa in tre anni? “Ne abbiamo disputate due con Milano e una con Venezia, squadre fortissime, dobbiamo prenderne atto che nello sport c’è anche chi è più forte di te. Questa volta per noi ha pesato non poco la sconfitta della gara d’andata”.

La stagione non è ancora finita tuttavia per i lupi. “Ci sono ancora i Playoff da giocare – chiosa Sacripanti – dobbiamo resettare tutto e ricaricare le energie. Il bello del basket è che ti dà sempre un’altra chance. Dobbiamo essere bravi nel prendere il meglio da questa sconfitta e chiudere in bellezza la stagione”.