Avanti con il progetto di sviluppo delle aree interne. “Non chiedete a me cosa accadrà per la strategia aree interne”, precisa a Nusco Enrico Borghi, presente all’assemblea con i sindaci a confronto sul piano di rilancio dell’Alta Irpinia.
Il consigliere del Governo sulla Strategia nazionale sprona gli amministratori a portare avanti il modello di sviluppo industriale. “Siete tra le nove aree pilota ad aver sottoscritto un percorso ed è già un elemento positivo”, aggiunge.
Turismo, forestazione, sanità, trasporti e viabilità, scuola: queste le linee guida del progetto pilota sul quale l’esponente Pd invita ad investire.
A sostegno della sfida messa in piedi in Alta Irpinia c’è anche il Testo unico in materia di foreste e filiere forestali. “L’Alta Irpinia può diventare il primo laboratorio di quel testo”, precisa Borghi. “In questa provincia ci sono i margini per pensare ad un utilizzo diverso delle foreste, in cui concetti come ambiente e sviluppo trovino il loro naturale equilibrio”.
Anche la progressiva risalita dei flussi turistici legati alle aree interne può essere un altro punto di forza a vantaggio dei comuni impegnati in prima linea.
I punti di debolezza riguardano essenzialmente la burocrazia e i ritardi causati da una normativa di riferimento non sempre chiara e precisa. Anche il quadro politico ancora in evoluzione può rappresentare un limite anche se Borghi invita tutti a scommettere senza remore sulla sfida del progetto pilota.
Preoccupazione anche per le strade. I sindaci chiedono maggiore attenzione alla manutenzione delle arterie di collegamento, quantomai strategiche nel nuovo percorso di sviluppo avviato in Alta Irpinia.