Virtus Entella-Avellino 1-1, le pagelle

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di Claudio De Vito, l’inviato a Chiavari – L’Avellino annusa il colpo grosso salvezza ma alla fine deve accontentarsi di un pareggio che gli consente di rimanere fuori dai playout con due punti di margine. Prestazione di carattere e personalità da parte degli uomini di Foscarini illusi da Asencio e salvati in fondo alla contesa da Lezzerini. Ci sono loro sugli scudi nelle pagelle di Irpinianews.

Lezzerini 7 – Crimi prova a demolire il pareggio al 90′ ma lui si erge a baluardo. Il pareggio dell’Avellino a Chiavari porta il nome di Lezzerini alla voce protagonisti. Nel primo tempo stregato Belli che avevo sfrecciato in autostrada verso la porta. Prestazione di totale sicurezza.

Ngawa 6 –E’ ovunque quando l’Entella prova a rendersi pericoloso, ma qualche sbandamento da parte sua non manca. Pochi rischi nel primo tempo, poi la marcatura morbida su De Luca che spizza la palla per la zampata di Ceccarelli.

Morero 5 – Parte male, prova a farsi perdonare con una zuccata per poco non sorprende Iacobucci e alla fine capitola sul numero di targa preso a Ceccarelli. Si conferma anello debole della catena difensiva biancoverde.

Migliorini 6 – Fa a sportellate per tutta la partita con La Mantia. Sbanda clamorosamente quando presta il fianco all’incursione di Belli nel primo tempo. Reattivo e a tratti stoico nel complesso.

Marchizza 6 – Deve convivere con un ruolo non suo che l’emergenza gli riserva. Si sgancia con coraggio e prestanza ma non è il suo mestiere. Nel secondo tempo non sbaglia un colpo in copertura.

Laverone 5.5 – Sbadato nel non possesso, apatico nel possesso. I pochi spazi a dispisizione li sfrutta male in fase di spinta (22′ st Gavazzi 5.5 – Foscarini lo inserisce perché ha bisogno di gamba e strappi nella partita. Gavazzi però non è al meglio al rientro dall’ennesimo stop: il freno a mano non riesce a lasciarlo andare).

De Risio 6.5 – Si piazza davanti alla difesa costringendo Acampora e Crimi a distribuire gioco in orizzontale spesso e volentieri. Sporca parecchie iniziative avversarie a centrocampo. Picchia duro, perché comprende subito il metro di giudizio di Abbattista, e con cognizione soprattutto dopo l’ammonizione (40′ st Moretti sv).

Di Tacchio 6.5 – Meno lucido di De Risio  in fase di interdizione, ma apprezzabile quando riesce a costruire la manovra con la specialità del cambio di gioco. Il suo pregio è giocare con la testa alta.

Molina 6.5 – Premia il decollo di Asencio dalla torre di controllo con sede sulla fascia. Ci aveva già provato nel primo tempo ma il Molina-bis ha mille risorse di tecnica e fiato, inesauribile quest’ultimo sulla fascia e più dentro le linee. Il Molina determinante nell’assistenza è tornato.

Asencio 7.5 – L’aria di casa madre Genoa lo ispira al cospetto di un trio difensivo di esperienza nella categoria. Beffa tutti in ascensore ergendosi a leader dell’attacco ed entrando nella storia biancoverde per il primo gol dell’Avellino a Chiavari. Tutte le attenzioni della difesa Virtus si concentrano su di lui con tanti falli. Peccato che la Raul Airlines sia stata costretta all’atterraggio. Il Genoa però gongola per il settebello in classifica marcatori (21′ st Ardemagni 5.5 – Continua a pasticciare in area di rigore, dove una volta faceva la parte del leone. La cura Foscarini non ha fatto ancora effetto su di lui).

Castaldo 6 – Si alterna con Asencio nel fungere da perno per far salire la squadra. Poca luce ma tanto sacrificio e lavoro nell’ombra.