Marco Imbimbo – Subito il teatro “Carlo Gesualdo”, poi l’Acs e per finire i debiti fuori bilancio e il Previsionale (su cui si registra già un forte ritardo). Le ultime settimane dell’era Foti saranno all’insegna dei conti da sistemare. Tutti argomenti che dovranno arrivare in Aula a stretto perché sul Teatro e sull’Acs c’è in ballo il loro futuro. Il bilancio di previsione, invece, è un obbligo di legge, ma già si registrano forti ritardi e si rischia di arrivare all’ultimo giorno disponibile per la sua approvazione.
La conferenza dei capigruppo, riunitasi oggi, ha fissato il prossimo consiglio comunale per venerdì 13 aprile in prima convocazione (lunedì in seconda) per approvare gli atti sulla liquidazione del Teatro Gesualdo. “Ci sarà un’ampia relazione del sindaco e si toccheranno tutti i vari argomenti dall’epoca Galasso ad oggi – spiega il capo dell’opposizione, Dino Preziosi. Per quanto riguarda l’Acs ancora non sappiamo se arriverà in Aula. Se dovessero consegnarci le carte in tempo, verrà fatto un ordine del giorno aggiuntivo, ma la vedo un po’ difficile”.
Poi c’è la questione relativa al bilancio di previsione, anch’esso da approvare, ma che non ha ancora avviato il suo iter che richiede almeno un mese di tempo: giunta, revisori dei conti, commissioni consiliari, Consiglio comunale. “Ci hanno assicurato che in questi giorni verrà approvato il bilancio di previsione in Giunta per poi farlo arrivare in Consiglio – spiega Preziosi. Ci hanno riferito che ci sono 8 milioni di euro di debiti fuori bilancio. Ritengo che vadano approvati prima questi e poi si può discutere sul Previsionale”.
La riunione dei capigruppo ha visto anche la presenza del presidente del Cirpu, Tortoriello, necessaria a chiarire alcuni aspetti sulla partecipata del Comune, dalla posizione dei funzionari dell’ente impiegati presso presso il Cirpu fino ai conti di quest’ultimo. “Il presidente ci ha spiegato che il Cirpu è in attivo, in pratica è l’unica partecipata del Comune in queste condizioni – spiega Preziosi. Dal mio punto di vista, sarebbe assurdo danneggiare un’istituzione che ha un bilancio in attivo”.
Per quanto riguarda la posizione di alcuni funzionari dell’ente che prestano servizio anche presso il Cirpu, argomento che tanto ha fatto discutere in Consiglio Comunale, sarebbero arrivati i chiarimenti di Tortoriello, come spiega Preziosi: “E’ stato chiarito che l’incompatibilità esiste per i dirigenti e non per i funzionari che, invece, sono autorizzati a svolgere determinati incarichi. Inoltre, il fatto che sarebbe stato autodeterminato un compenso, Tortoriello ha spiegato che non è così perché i compensi e le nomine vengono fatte dall’assemblea del Cirpu per cui in questo caso è il Cirpu stesso ad aver deliberato”.
Sulla questione Cirpu, invece, è nettamente negativo il giudizio di Giancarlo Giordano (gruppo “Si può”): “Questa vicenda mette in mostra la solita grande approssimazione nel relazionarsi con il Consiglio comunale, per cui siamo stati costretti a chiedere un supplemento di lavoro. Aspettiamo una relazione vera, con dati e con le spiegazioni che sono state richieste, non da noi, ma dalla consigliera Ida Grella a proposito della posizione dei funzionari del Comune che prestano servizio anche al Cirpu”.
Rispetto a quella di Preziosi, inoltre è diversa la posizione di Giordano in merito alla permanenza del Comune di Avellino all’interno del Cirpu: “Noi siamo per il suo superamento. Il Cirpu – ricorda Giordano – era nato come ipotesi a cui agganciare una gemmazione universitaria, ma la politica delle università è cambiata in questo Paese, quindi l’università non è mai arrivata ad Avellino”.