Morano: “Il sindaco di Avellino? Giovane, di destra e dalla presenza social. No a larghe intese”

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Marco Imbimbo – Il centrodestra si riorganizza in vista delle imminenti amministrative e comincia a stringere il cerchio sul nome del candidato sindaco. Intanto arriva il secco “no” alle larghe intese, come sottolinea Sabino Morano, esponente dell’associazione “Primavera Irpinia”.

«Questa ipotesi è un falso mito, non ho capito bene come sia nata perché in realtà non c’è mai stata – sottolinea. Il centrodestra esce unito anche dall’ultimo incontro, vuole presentarsi con un programma alternativo e innovatore. Sostanzialmente non c’è alcuna situazione occulta come qualcuno ha voluto descrivere in questi giorni».

Gli incontri si stanno succedendo con cadenza costante, come l’ultimo in ordine cronologico presso l’hotel De La Ville. «E’ stato tracciato anche un identikit di un possibile candidato sindaco, guardando a una persona storicamente schierata a destra, una figura giovane e anche capace di avere una presenza social – spiega Morano. Insomma una figura nuova perché noi, come “Primavera Irpinia”, già da anni siamo partiti con questa nuova impronta».

Il centrodestra, dunque, sceglie una linea diversa da quella di cui si parla, invece, all’interno del Pd. I dem, infatti, starebbero pensando a un candidato sindaco espressione della società civile, mentre il centrodestra rivendica l’appartenenza di partito. «C’è una differenza storica tra noi e loro. Il Pd ha già provato tutte le espressioni politiche che ha e i risultati si sono visti. Noi immaginiamo un rinnovamento della politica e, in questi anni, specie come “Primavera Irpinia”, abbiamo dato spazio a molti volti giovani, ma di esperienza, già impegnati nel settore».

Seguendo l’identikit descritto da Morano, una delle prime persone che viene in mente è senz’altro Giovanni D’Ercole. «Questo identikit potrebbe corrispondere a varie persone, oltre a D’Ercole, ad esempio anche ad Ettore De Conciliis o Ines Frungillo», spiega Morano.

D’Ercole, però oltre all’esperienza da consigliere comunale d’opposizione durante il secondo Galasso, nel 2013 fu a un passo dalla candidatura a sindaco per il centrodestra, salvo poi ritirarlo all’ultimo minuto. «E’ sicuramente una persona molto qualificata e che può avere ambizioni legittime. Non vorrei, però, che venisse interpretato male un discorso di tesi, volendolo subordinare a una figura specifica. Noi abbiamo tracciato un identikit, perché pensiamo che veramente il candidato sindaco debba essere così, ma non è ritagliato su una figura, può andar bene per varie persone».