Tari, Iaverone e Penna chiariscono: “Più bassa rispetto al 2016”

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Marco Imbimbo – La tassa sui rifiuti subirà un leggero aumento, ma solo rispetto al 2017, se confrontata con gli anni precedenti invece viene fuori una riduzione. È questo il messaggio che lanciano Augusto Penna e Maria Elena Iaverone, assessori all’Ambiente e alle Finanze, nel corso della commissione bilancio in cui si è discusso delle nuove tariffe Tari. Per la cronaca, le aliquote sono passate grazie ai voti della maggioranza, mentre l’opposizione annuncia battaglia in Aula il prossimo 29 marzo.

«Il termine di paragone deve essere il 2016», spiega Iaverone ricordando come, lo scorso anno, ci sia stata una contrazione maggiore per la Tari grazie al recupero dell’evasione e all’iscrizione al ruolo di oltre 1000 utenti che non avevano mai pagato la tassa sui rifiuti. Una sorta di tesoretto che è stato utilizzato per «diminuire l’impatto della Tari – spiega Iaverone – ma si è trattato di un evento straordinario, perché oggi non c’è più quella quota recuperata lo scorso anno».

Da ciò deriva, quindi, che le tariffe Tari risulterebbero leggermente più alte rispetto al 2017, per contro sono più basse di quelle del 2016 che «devono essere prese come termine di paragone», sottolinea Iaverone. Questo vale sia per le utenze domestiche che per quelle commerciali. «In più – prosegue – abbiamo una città pulita, senza cassonetti in strada, con un porta a porta spinto. Ne ha guadagnato in decoro».

Ad entrare nel vivo dei costi del servizio raccolta, ci pensa Penna sottolineando come, dal 2014 ad oggi, l’amministrazione sia riuscita a ridurre il corrispettivo da dare ad IrpiniAmbiente: «Oggi il servizio rifiuti costa 13 milioni e 660 mila euro, ma nel 2014 era di 14 milioni e 398 mila euro. La nostra impostazione con il gestore è stata quella di ottenere un servizio migliore, ma a costi uguali o inferiori». Una contrattazione, quella portata avanti con IrpiniAmbiente, che ha consentito di ottenere anche più servizi come «la pulizia dei marciapiedi, le dog toilette, lo sfalcio dell’erba e una diversa gestione dell’isola ecologica», ricorda Penna. Anche sull’ultimo punto è in arrivo una riduzione del costo, frutto di una contrattazione tra le parti: «Il costo stimato è di 450 mila euro annui, ma stiamo per chiudere a 237 mila. Per la prima volta – spiega Penna – siamo entrati nel dettaglio delle operazioni con IrpiniAmbiente e verificato i costi dell’isola ecologica».

Grafici alla mano, l’assessore Penna, spiega l’impatto economico della Tari sulle famiglie, mettendo in evidenza una riduzione rispetto agli anni precedenti (fatta eccezione sempre per il fatidico 2017). Stessa sorte anche per le attività commerciali, fatta eccezione per quelle dedite alla ristorazione o intrattenimento pubblico, come pub e bar. In questo caso la riduzione sarà solo rispetto al 2016, ma non alle aliquote degli altri anni. «Sono tariffe ministeriali, più alte perché si tratta di attività che producono più rifiuti», ribadisce Iaverone.

Grafici Tari, confronto con gli anni precedenti

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