Marco Imbimbo – Il 9 marzo ci sarà la conferenza dei capigruppo per stabilire la data del prossimo consiglio comunale. In mezzo ci sarà la Giunta e poi le commissioni consiliari preposte. Il cronoprogramma per il futuro del teatro “Carlo Gesualdo” verrà definito venerdì prossimo. Superata la sbornia elettorale, a Piazza del Popolo, si contano i danni per il tracollo del Pd, ma si ricomincia anche a lavorare sulla città.
Il primo passaggio sarà il Massimo cittadino. Ieri, Marco Chiauzzi, commissario liquidatore, si è recato a Palazzo di Città per consegnare il resoconto del suo lavoro. La ricognizione di debiti e crediti sarebbe stata già consegnata ufficialmente. Un prospetto che parla di circa 800 mila euro di passivo accumulato dal Teatro durante la precedente gestione. Somma che non preoccupa, come assicurano da piazza del Popolo, perchè verrebbe ampiamente coperta dai circa 460 mila euro stanziati lo scorso anno dal Comune per fronteggiare la massa passiva, oltre ai crediti che vanta il Massimo cittadino, tra cui il contributo di circa 500 mila euro da parte della Regione, che sarebbe già arrivato. Insomma, i soldi ci sono per pagare i debiti pregressi, non tutti tra l’altro riconosciuti dal commissario Chiauzzi e inseriti nella massa debitoria perchè non completi da un punto di vista di documenti necessari.
L’atto redatto da Chiauzzi dovrà trovare, prima di tutto, il via libera in Giunta, poi verrà analizzato dalle commissioni consiliari preposte e quindi arriverà in Consiglio Comunale per essere licenziato definitivamente. Terminato questo percorso, e quindi ultimata la liquidazione, si potrà dire definitivamente chiusa la vecchia partita del “Gesualdo”. Quella nuova, con l’affidamento biennale al Teatro Pubblico Campano, vincitore del bando pubblico per la gestione, è pronta a partire, ma non è detto che, prima, intervenga una modifica nell’affidamento.
Ufficialmente il Tpc dovrà gestire il Massimo cittadino fino al 31 luglio 2019, così come prevedeva il bando che parlava di gestione per due stagioni teatrali, quella attuale e la prossima. La prima, però, è quasi terminata (senza mai cominciare), quindi non è da escludere che possa subentrare una modifica nella gestione del “Gesualdo” affidando al Tpc anche la 2019-2020, in modo da far diventare realmente due le stagioni teatrali.