VIDEO/ M5S lancia l’ultimo appello: “Siamo alla vigilia di una svolta, non guardiamo al passato”

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A poche ore dal silenzio elettorale il Movimento 5 Stelle saluta la platea di elettori e simpatizzanti riunitosi oggi al Viva Hotel di Avellino.

“Abbiamo macinato chilometri e chilometri in questi intensi giorni di campagna elettorale – ha spiegato la candidata Maria Pallini – per confrontarci con i cittadini, sopratutto con gli indecisi, e per ascoltarli. Il dialogo è essenziale”.

“La squadra – aggiunge Pallini – presentata dal nostro candidato premier Di Maio rappresenta la competenza, persone del mondo civile che hanno deciso di dare un’opportunità concreta al nostro Paese. Siamo persone libere e insieme possiamo realizzare la rinascita della nostra Irpinia. A voi dico: o scegliete chi ha governato il nostro Paese per quasi trent’anni distruggendolo o chi crede con onestà, trasparenza e lealtà al futuro. Vi chiedo il 4 marzo di dare un’opportunità di cambiamento, altrimenti ci ritroveremo ancora una volta legati al passato. Dateci fiducia, noi senza di voi siamo il nulla”.

A seguire l’intervento di Mirella De Benedictis: “Sin dai primi passi intrapresi al fianco del Movimento ho iniziato a fare campagna elettorale. Era necessario toccare con mano le difficoltà di una provincia che racchiude in sé tante potenzialità ma non riesce a decollare. Il Movimento, in questi anni, ha raccolto le esigenze e le difficoltà dei cittadini. Gli altri partiti stanno tentando di accendere qualche luce per evitare il buio, ma la notte arriverà il 4 marzo e sarà piena di stelle”.

“La campagna elettorale è un corso accelerato che offre precise competenze – ha esordito il professor Ugo Grassi – un vero e proprio viaggio elettorale, come quello intrapreso da Francesco De Sanctis”. Grassi non nasconde la sua emozione in questi trenta giorni di confronto sul territorio.

“Il mio impegno al fianco del Movimento – ha precisato Grassi – rappresenta una responsabilità che va ben oltre la mia persona. Siamo la società civile, la continuità politica, quella vera, fatta dalla base. Dai cittadini che sperimentano sulla loro pelle le difficoltà della burocrazia e delle precarietà del lavoro.

Siamo alla vigilia di una svolta. Non è più tempo di guardare al passato. Il movimento tecnicamente sarà forza di governo”, ha concluso il candidato al Senato per i pentastellati.

“Grazie al Movimento 5 stelle realizzeremo, in nome dei cittadini, il vero cambiamento che saprà dare risposte concrete ad un sistema che ha distrutto e messo in ginocchio la nostra nazione”. Così l’imprenditore Michele Gubitosa che poi si è rivolto ai suo avversari politici D’Agostino e Foglia: “Hanno unito le loro forze in questa campagna elettorale solo per offendermi. Il mio percorso lavorativo è sotto gli occhi di tutti. Vorrei invece capire loro cosa hanno fatto per questa terra”.

A chiudere ufficialmente la manifestazione è stato il deputato uscente, Carlo Sibilia che ha ironizzato: “Qualcuno ha detto che siamo diventati la Democrazia Cristiana, forse perché mancava da anni una partecipazione così forte” .

Occhi lucidi e voce rotta dall’emozione, Sibilia ha ripercorso insieme ai presenti la sua esperienza con il Movimento: “Questo è un momento storico, dopo dodici anni di esperienza al fianco del M5S, credo che il momento del cambiamento e della vera opportunità per l’Italia sia arrivato. Più di 3mila chilometri  percorsi insieme in questa grande campagna elettorale. Ricordiamo in queste ultime ore prima del voto che i diritti non devo essere venduti come piaceri. Chi continua a fare promesse offrendo posti di lavoro o rivendicando un piacere fatto non deve essere ascoltato. La vera politica è quella dei valori e del rispetto dei diritti. Aboliremo ciò che ha indebolito il sistema: i vitalizi, le immunità parlamentari, la legge della Buona Scuola”.

“Noi siamo veri, con tutti i nostri difetti, ma non siamo di plastica come il centro destra” – ha punzecchiato così i suoi avversari -. Questo è un momento storico, sono molto emozionato. Noi, a differenza del Pd e di Forza Italia continueremo a versare nel Fondo del Microcredito i nostri stipendi da parlamentari”.