“Non conoscevo il giovane Pasquale ma conosco tanti giovani irpini della sua età, vedo le loro difficoltà nel vivere in una terra sempre più avara con i suoi figli soprattutto con quelli più giovani. Vedo la loro voglia di inserirsi nel mondo del lavoro, così come vedo nei loro occhi la gioia per il primo lavoro appena finito la scuola. Per questo la morte di Pasquale fa due volte male, perché è morto un giovane irpino, perchè è morto un lavoratore”. Questo l’amaro commento del segretario provinciale dell’Ugl Costruzioni Gerardo Santoli sull’incidente mortale avvenuto nella discarica di Sant’Arcangelo nel beneventano. “Mi domando – conclude – che paese è, un paese dove si muore soprattutto per incidenti sul lavoro e per incidenti stradali. Occorre invertire la rotta. Oggi quando un nostro caro va a lavoro abbiamo il terrore e non vediamo l’ora che ritorni a casa sano e salvo, non deve essere così. Bisogna rendere i posti di lavoro e i cantieri i più sicuri possibile, dove nessun incidente prevedibile potrà mai capitare. Che bello sarebbe poter dire un giorno: sono tranquillo perchè so che i miei cari sono a lavoro e quindi sono al sicuro”.
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