Atripalda – Il fiume Sabato potrebbe essere il “fiore all’occhiello” di Atripalda. Potrebbe creare un’amena zona di passeggio lungo via Gramsci, attrarre più frequentatori per i locali e le zone del nostro paese… “Ma questi – ‘denuncia’ Andrea Marena, dirigente di An – sono solo sogni, lontani dalla ‘magra’ realtà in cui viviamo. È vero che Atripalda vive un periodo finanziario ‘in rosso’, ma è altrettanto vero che un’amministrazione comunale degna di tal nome ‘deve’ garantire alla cittadinanza un contesto di vita salubre, caratterizzato, almeno, dalle più elementari necessità: la pulizia, prima, fra tutte. Ho più volte segnalato l’assoluta mancanza di cura del fiume Sabato; non mi pare di rivolgere proposte eccessive, chiedo solo più controlli per l’atteggiamento incurante dei commercianti del mercato settimanale, i quali, finito il lavoro, gettano rifiuti nelle acque del Sabato. Chiedo, altresì, più accurate pulizie da parte dell’Asa. Anche in periodi di ‘economia in rosso’ un’amministrazione comunale deve impegnarsi a creare per i cittadini condizioni ed ambiti di ‘vita vivibile’, altrimenti non è chiaro quali siano il motivo e lo scopo del suo continuare a governare. Forse, però, siamo noi i disattenti, forse l’amministrazione si è impegnata a garantire, pur con poveri mezzi, la tanto richiesta pulizia del Sabato: come dimenticare la ‘macabra’ immagine di ‘povere pecorelle’ che pascolavano nelle acque del nostro fiume, a pochi metri dalla sede dell’Arpac. Forse abbiamo sbagliato a criticare a quella vista, forse le ‘povere pecorelle’ sono gli unici lavoratori che le tasche del nostro comune possono permettersi”.
Redazione Irpinia
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