Foggia, Claudio De Vito – Asencio illumina l’Avellino che poi si eclissa sotto i colpi di un Foggia abile ad approfittare delle disattenzioni biancoverdi. Sugli scudi ci va proprio l’attaccante spagnolo. I voti ai biancoverdi nelle pagelle di Irpinianews.
Radu 5 – Graziato prima e castigato poi da Mazzeo. Ci mette una pezza prima che Nicastro vada in porta per l’1-1, ma sul secondo gol commette una topica imperdonabile.
Ngawa 6.5 – Si sostituisce a Radu quando salva sulla linea sul diagonale a colpo sicuro di Deli salva linea. E’ il primo e più eclatante segnale di reattività in una partita sempre sul pezzo. Novellino non può più farne a meno su ogni mattonella della linea difensiva ma dovrà rinunciarci per squalifica contro il Cesena.
Morero 6 – Partita tutto sommato caratterizzata da ordine in copertura. Mantiene sempre la calma, anche nelle situazioni velenose in area. Come prima uscita il rendimento è piuttosto incoraggiante.
Migliorini 5.5 – Nicastro gli scappa via in qualche occasione. Il gap non lo demoralizza e trova anche il modo per assistere Asencio. Nella ripresa però spacca la difesa consentendo al Foggia di affondare il colpo del 2-1.
Marchizza 5 – Ha la colpa grave di non allinearsi alla difesa che sale per mettere Nicastro in fuorigioco sul primo gol. Dopo una settimana intera di prove, è uno svarione che non può permettersi (dal 30′ st Moretti 6 – Dopo tutto ciò che ha passato, non è facile scendere in campo per dare una mano nell’ultimo quarto d’ora. Lui ci prova con personalità per dimostrare a Novellino di esserci).
Laverone 5.5 – Vuole arrivare fino in fondo ma Asencio non lo serve a dovere. Si vede raramente perché da quella parte Kragl si alza con autorevolezza (dal 9′ st Vajushi 5.5 – E’ costretto a fare più il terzino che l’ala votata ad offendere. Un ingresso non semplice per chi come lui dovrebbe assicurare qualità ed inserimenti).
De Risio 6 – Accorcia bene sui movimenti della difesa. Non ha il piede educato ma quando si tratta di fare legna lui c’è.
Di Tacchio 6.5 – Rischia con il braccio aperto in piena area sul destro a colpo sicuro di Camporese. La prestazione è di spessore sul piano dell’agonismo e della sostanza. Rompe e imposta: peccato però che l’Avellino è praticamente inoffensivo nella ripresa.
D’Angelo 4.5 – Arriva col fiatone su Gerbo franandogli addosso. Una rotta di collisione che manda in tilt i piani biancoverdi.
Molina 5 – Ricopre l’ennesimo ruolo della stagione alle spalle dell’unica punta e lo fa in maniera anonima. Tracce di lui quando torna sulla fascia ma è davvero troppo poco (dal 13′ st Falasco 5.5 – Entra male in partita, non si sente praticamente mai sulla sinistra).
Asencio 7 – Fino a quando l’Avellino gioca in undici, tiene in apprensione i treni centrali rossoneri. Tanto movimento, resistenza nei duelli ma soprattutto l’istinto del killer al momento opportuno. Niente male per un ragazzino con tutto il peso dell’attacco sulle proprie spalle.