“Accordo Gambacorta-Caldoro sulle liste. Il centrodestra, come tutta la politica, ha perso la bussola”

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Renato Spiniello – “Le liste del centrodestra figlie di un accordo privato tra il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta e l’ex numero uno di Palazzo Santa Lucia Stefano Caldoro”: ne fa una questione di metodo Sabino Morano, promotore di Primavera Irpinia e nelle ultime settimane in odore di candidatura proprio tra le fila di Forza Italia. Disponibilità poi ritirata in quanto a mancare, secondo l’esponente di Fi, è stata la discussione interna tra le varie anime e in particolare tra i rappresentati di Avellino e del suo hinterland più prossimo.

“Avevo fornito la mia disponibilità in coerenza ad un percorso di attività politica portato avanti finora – spiega Morano – quando mi sono reso conto che si sfuggiva ad ogni forma di confronto mi sono recato a Napoli al coordinamento regionale a ritirarla, addirittura ho saputo di una riunione in Provincia a cui non è stato invitato nessun esponente di Avellino”.

L’apporto al partito azzurro e all’intera coalizione di centrodestra, nonostante le scelte operate, rimarrà intatto da parte dell’associazione: “Io voterà centrodestra e, da cittadino, mi auguro che il centrodestra vinca, così come Primavera Irpinia continuerà a sostenere la coalizione. Ciò che contesto sono le metodologie e spero che queste scelte, figlie di un accordo privatistico tra Gambacorta e Caldoro che se ne attribuiranno la paternità, non danneggino più di tanto la nostra forza politica, anzi noi faremo il possibile per supplire a tali maldestre decisioni”.

Modalità che non hanno risparmiato anche il Partito Democratico o Fratelli d’Italia, con la candidatura del Sindaco di Mercogliano Massimiliano Carullo che ha suscitato malcontento. “La politica ormai ha smarrito la sua bussola, riducendosi a trattativa privatistica sulle nomenclature, almeno all’intero dei dem c’è stata un minimo di discussione, cosa che invece a noi è mancata del tutto. Non commento quello che succede negli altri partiti, ma credo che ci sia in generale un deficit di riconoscibilità, gli elettori moderati avranno difficoltà a riconoscere i candidati all’interno delle liste e si sentiranno smarriti.

Noi di Primavera Irpinia – conclude Morano – pensiamo che la politica parta dai ragionamenti, non facciamo riunioni in stanze segrete, né tantomeno accordi di comodo con il centrosinistra”.