Piscina Comunale, opposizione all’attacco: “Nessuna soluzione dall’amministrazione”

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Marco Imbimbo – Un Consiglio Comunale a metà, forse anche meno, quello che si è tenuto oggi pomeriggio. All’ordine del giorno la piscina comunale e le politiche sociali e abitative, su cui l’opposizione aveva chiesto dei chiarimenti agli assessori di competenza.

L’assenza di Teresa Mele per motivi di salute ha fatto saltare la discussione sugli ultimi due argomenti, mentre il primo è rimasto in sospeso perché, nel pieno della discussione, parte dei consiglieri di maggioranza, o meglio dei pochi presenti, ha abbandonato l’Aula facendo cadere il numero legale. L’argomento, comunque, è stato introdotto dall’assessore di riferimento, Paola Valentino, che prima del venir meno del numero legale ha dovuto fare i conti con le accuse dell’opposizione.

L’assessore ha ricostruito i fatti che hanno interessato la piscina nell’ultimo periodo, tra cui le questioni economiche con il debito maturato dalla società verso l’Istituto del Credito Sportivo, con cui è stato contratto il mutuo per la realizzazione della struttura di cui il Comune è garante.

«Alla luce di ciò – spiega Valentino – in data 7 dicembre abbiamo annunciato l’avvio della rescissione della convenzione». Sono seguiti degli incontri con i rappresentanti della Polisportiva che «hanno ribadito la volontà di proseguire nel rapporto con il Comune – spiega Valentino. Dopo le vacanze di Natale non sono pervenute più notizie dalla Polisportiva, quindi abbiamo avviato il procedimento della rescissione della convenzione. Il mancato pagamento delle rate, oltre a violare gli accordi presi, è dannoso per il Comune di Avellino in quanto lo espone al pagamento del debito».

Al momento restano 2,4 milioni di euro di mutuo da pagare al Credito Sportivo, ma la Polisportiva avrebbe informato l’ente di voler procedere con una rimodulazione del mutuo che prevede «la definizioni di un nuovo piano di ammortamento con scadenza 1 settembre 2031», spiega l’assessore in Aula. Le rate semestrali verrebbero riviste con aumento progressivo nel corso degli anni. Inizialmente con un importo di circa 41 mila euro, per poi a salire a circa 80 mila euro fino a circa 100 mila euro negli ultimi anni di mutuo. Ora si attende che la Polisportiva perfezioni l’accordo con il credito sportivo e lo presenti al Comune per una valutazione.

Spiegazioni, queste, che non hanno convinto l’opposizione che ha sottolineato, come ad oggi, non ci sia nulla di concreto né sul versante dei lavoratori né su quello dei debiti.

«L’ispettorato del lavoro – sottolinea Francesca Di Iorio, gruppo “Si può” – aveva ravvisato una serie di irregolarità. Abbiamo più volte chiesto la convocazione di un tavolo istituzionale, ma non siamo mai stati ascoltati. Per quanto riguarda il piano di rientro del debito, l’assessore ha dichiarato che ancora non è stato presentato. Siamo lieti che abbiate deciso di procedere con la rescissione, ma non vorremmo che ci siano i soliti tempi biblici».  Giancarlo Giordano sottolinea come da parte del Comune sia sempre mancato il controllo su una struttura per la quale l’ente «aveva presentato una fidejussione di 800 mila euro a garanzia. Il Comune si dovrebbe preoccupare di verificare se la controparte paga il mutuo, ma anche che la piscina funzioni, sia aperta, accogliente e che il tutto venga fatto secondo legge».

L’esponente d’opposizione non manca di sottolineare come l’intera vicenda sia ancora in alto mare, visto che al momento non è giunto alcun atto ufficiale sulla rimodulazione del mutuo: «Ora ci dovremmo fidare di una Polisportiva che non paga le rate, che fa lavorare a nero e non reintegra un lavoratore che ha vinto una causa. Mi aspettavo che l’assessore ci prospettasse una soluzione ponte per individuare un nuovo gestore della piscina e interrompere il rapporto con la Polisportiva, invece scopriamo che aspettiamo le loro proposte per valutarle».