E’ un 2017 da record quello dei musei italiani che, a fine anno, vedono superata la soglia dei 50 milioni di visitatori e sfiorati i 200 milioni di euro di incassi. Lo comunica il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, presentando i dati dell’Ufficio statistica del Mibact sui risultati dei musei statali 2017.
Il turismo culturale in Italia si conferma tra le risorse di maggior successo del paese con un forte incremento rispetto al 2016 di circa 5 milioni di visitatori e di 20 milioni di euro.
“I musei e i siti archeologici italiani – dichiara Franceschini – stanno vivendo un momento di rinnovata vitalità e al successo dei visitatori e degli incassi corrisponde una nuova centralità nella vita culturale nazionale, un rafforzamento della ricerca e della produzione scientifica e un ritrovato legame con le scuole e con i territori”.
I luoghi della Cultura più visitati nel Bel Paese, come riportato dall’Ansa, si confermano il Colosseo con oltre 7 milioni di visitatori, Pompei con 3,4 milioni al secondo posto, mentre sono 2,2 milioni i turisti per gli Uffizi. Tra le regioni svetta su tutte il Lazio con la notevole cifra di 23.047.225 di visitatori, a seguire Campania (8.782.715) e Toscana (7.042.018).
“La Campania – fa notare Franceschini – è ormai stabile al secondo posto della classifica delle regioni più virtuose: la rinascita di Pompei è stata sicuramente da traino, ma sono state molto positive anche le altre esperienze delle gestioni autonome dalla Reggia di Caserta, al Museo archeologico Nazionale di Napoli, a Capodimonte, a Paestum. Nel 2017 tutti i musei hanno registrato significativi tassi di crescita, ma il patrimonio archeologico è stato il più visitato: circa un terzo dei visitatori si sono concentrati tra Pompei, Paestum, Colosseo, Fori, Ostia Antica, Ercolano, l’Appia antica e i grandi musei nazionali come Napoli, Taranto, Venezia e Reggio Calabria e il Museo nazionale romano”.
I tassi di crescita più sostenuti sono stati registrati da Palazzo Pitti (+23%) e da quattro siti campani: la Reggia di Caserta (+23%), Ercolano (+17%), il Museo archeologico di Napoli (+16%) e Paestum (+15%).
“Per il quarto anno consecutivo – dice ancora Franceschini – l’Italia viaggia in controtendenza rispetto al resto d’Europa con tassi di crescita a due cifre, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno che, anche nel 2017, hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione del trend nazionale”.