Avellino, da salvatore della patria a esubero: lo strano caso di Moretti

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Claudio De Vito – Federico Moretti e l’Avellino, storia di una parabola discendente iniziata troppo presto. Era il 14 gennaio di un anno fa quando il club biancoverde, a caccia di qualità in mezzo al campo, lo ingaggiò dopo lo svincolo dal Latina (contratto fino al 30 giugno 2019).

Seppur con qualche perplessità legata allo stop di qualche mese al Latina per via di problemi contrattuali, il suo arrivo fu con una certa soddisfazione dalla piazza convinta di aver trovato la giusta regia della manovra di Walter Novellino. Federico Moretti aveva voglia di spaccare il mondo e all’indomani dell’annuncio indossò tuta e scarpette per allenarsi nel Partenio-Lombardi completamente innevato.

Colpì il suo spirito di abnegazione ma soprattutto la sassata partita dal suo destro contro la Virtus Entella. Fu la prodezza che zittì gli scettici sul suo conto, ma l’unico lampo della passata stagione durante la quale pagò il gap di condizione fisica.

L’estate avrebbe dovuto segnare il rilancio di Federico Moretti da protagonista nella mediana biancoverde, ma già dal ritiro di Cascia si capì come il potenziale status di primo attore sarebbe stato messo ben presto in discussione. Walter Novellino lo pungola di tanto in tanto, poi lo relega a seconda scelta. Nel 3-5-2 una nuova chance ma il tempo di Federico Moretti ad Avellino è già finito.

L’Avellino lo sta offrendo in Serie B ma l’ex Latina e Vicenza non ha mercato per via del suo ingaggio elevato. Sarà difficile piazzarlo, anche soltanto in prestito, da qui al 31 gennaio. Da salvatore della patria e esubero nel giro di un anno. E’ lo strano caso di Federico Moretti con la valigia pronta ma senza destinazione.