Paternopoli – Discarica: il sindaco ritira il progetto. Esulta il Pd

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Paternopoli – “Abbiamo appreso solo ieri che l’amministrazione comunale di Paternopoli con delibera n. 171 del 23 settembre 2008 ha proceduto a commissionare un progetto stralcio del PIP con annessa piattaforma di trattamento degli scarti industriali agli stessi progettisti del progetto esecutivo approvato lo scorso 23 giugno con delibera n. 146. Probabilmente il parlamentino ha cambiato idea e vuole stralciare la discarica industriale dal progetto PIP impegnando le risorse di un improbabile finanziamento regionale per potenziare le opere primarie di infrastrutturazione”. È quanto si legge in una nota a firma del Pd locale che continua: “Un vero e proprio dietrofront da parte dell’amministrazione demitiana guidata dal sindaco Duilio Barbieri e dall’assessore Giovanni Fiorentino. Il nuovo deliberato si è reso necessario dopo il “no” pronunciato, in via informale, dagli organi regionali che dovevano approvare il finanziamento del progetto PIP con annessa discarica industriale. Una secca bocciatura che l’amministrazione Barbieri cerca di mascherare con un nuovo progetto che stralcia la discarica industriale dal PIP e che spera venga finanziato con fondi residuali a disposizione fino al 31 dicembre per il “parco progetti regionali”. Eppure il Pd paternese aveva messo in guardia la classe politica locale sull’inutilità e sulla dannosità della discarica industriale, tanto da aprire una crisi politica culminata con la fuoriuscita del Pd dalla maggioranza di governo. Naturalmente la certezza dello stralcio della discarica la avremo solo quando i tecnici incaricati presenteranno il progetto finale. Ad ogni modo, se l’amministrazione demitiana Barbieri – Fiorentino ha deciso per lo stralcio della discarica dal progetto PIP, questa è una prima vittoria del Pd paternese, dei suoi alleati e di quanti hanno creduto in questa battaglia di civiltà. Nonostante il possibile stralcio, rimane però il problema degli imprenditori e degli artigiani di Paternopoli. Infatti, se la delibera 146 del 23 giugno, che ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di infrastrutturazione delle aree destinate al PIP, non venisse annullata, tutte le aziende industriali ed artigianali già operanti sul territorio che non ricadono nell’area PIP, che erano in attesa del nuovo Puc, non potranno più regolarizzare la loro posizione urbanistica e quindi saranno costrette a chiudere la loro attività nel breve periodo. Tra l’altro, con la nuova legge sulla sicurezza, non potranno mai acquisire i pareri favorevoli dell’Arpac e dell’Asl. Un vero dramma per tante imprese e tanti lavoratori che fanno il loro dovere e producono ricchezza in questo territorio. Siccome, poi, l’infrastrutturazione delle aree destinate al PIP, a nostro giudizio, non sarà mai finanziata, ci chiediamo: dove dovranno delocalizzarsi le aziende industriali ed artigianali che già operano sul nostro territorio?”

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