Rifiuti – La provincia di Avellino è la più riciclona della Campania

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Avellino – Mentre Legambiente stila la classifica dei Comuni Ricicloni, dove risulta che in Campania si è fermi ancora al 16,1 per cento di raccolta differenziata con ben 48 Comuni che registrano uno zero spaccato nella tabella delle percentuali, piccole grandi soddisfazioni giungono alle amministrazioni irpine. L’oasi più virtuosa è Atena Lucana, Comune salernitano di circa 2mila abitanti, con il 90,8 per cento di raccolta differenziata che si aggiudica così il premio “Comune Riciclone Campano” 2008. Al posto d’onore Rofrano con l’86,9 per cento e medaglia di bronzo per il Comune avellinese di Sant’Angelo all’Esca con l’85 per cento. Un dato che certo non sorprende: in Campania la differenziata viaggia tra la provincia di Avellino e Salerno, con la prima che scavalca Salerno in un esemplare testa a testa. Nella top ten primeggia la Provincia di Avellino con ben sei Comuni su dieci. Il lavoro di ricerca e di analisi è basato sui dati dell’Arpac, dell’Osservatorio Provinciale dei rifiuti di Salerno, Napoli e Caserta e dei Comuni con riferimento al 2007. “L’edizione di ‘Comuni Ricicloni’ – ha dichiarato il presidente regionale di Legambiente Michele Buonomo – dimostra che esiste una Campania moderna che ha imparato a trattare bene i rifiuti, creando economia e lavoro. Insomma, hanno saputo trasformare i rifiuti da problema a risorsa. Siamo consapevoli di quanto ancora resta da fare, soprattutto nei capoluoghi di provincia in notevole ritardo sulla differenziata. Nella realtà la soluzione per uscire dall’emergenza esiste: estendere al territorio campano, cominciando da Napoli, l’esperienza dei Comuni ricicloni, completare l’impiantistica regionale realizzando almeno 20 impianti di compostaggio, mentre riteniamo sbagliato la realizzazione di 4 inceneritori e 10 discariche. Così – conclude Buonomo- si rischia concretamente il ritorno alla monocultura dell’eliminazione finale con buona pace dei tanti Comuni ricicloni che in questi anni hanno puntato e investito sulla riduzione e la differenziata”. Vince Bellizzi nella categoria dei Comuni tra i 10mila ed i 20mila abitanti, con il 76,6 per cento di raccolta differenziata grazie ad un servizio domiciliare di raccolta. L’arma vincente dell’amministrazione salernitana è stata una forte campagna di comunicazione che ha puntato sulla partecipazione consapevole di tutti i cittadini. Segue Montecorvino Rovella con il 67 per cento. Per quanto riguarda i consorzi il premio va al Consorzio Av2 con la media del 40,2 per cento di raccolta differenziata, seguito dal Consorzio Sa3 con il 40,1. Il premio Provincia Riciclone spetta ad Avellino con il 30,6 per cento seguita da Salerno con il 28,9 per cento. Terza Benevento con 20,7 per cento. Più indietro la Provincia di Napoli con 12,5 per cento e Caserta con il 7,88 per cento. “Comuni Ricicloni”, come tradizione, assegna anche alcuni riconoscimenti speciali ad amministrazioni o consorzi che si distinguono per la qualità di uno specifico servizio di raccolta e smaltimento, così come si riserva di dare menzioni particolari a realtà che si stanno muovendo con successo, magari in un contesto territoriale difficile. Premio speciale per migliore raccolta carta e cartone per i Comuni di Anacapri, S. Egidio del Monte Albino, Lioni, San Salvatore Telesino e Casagiove. Inoltre sono stati premiati per la migliore raccolta imballaggi in Tetra Pak ai Comuni di Cava dei Tirreni, Scafati, Nocera Inferiore, Fisciano, Baronissi, S. Angelo all’Esca, S. Andrea di Conza, Taurasi, Vallessacarda, Scampitella. Le grandi città sono ancora in notevole ritardo lontano dalle percentuali minime da raggiungere. Infatti dobbiamo arrivare al 297esimo posto per trovare Benevento con 14,3 per cento di raccolta differenziata, segue Salerno al posto 313 e con il 13,4 per cento anche se fa ben sperare l’adozione del sistema secco-umido, porta a porta. A seguire Napoli con il 12,6, Avellino con il 9,1. Chiude Caserta con il misero 2,6 per cento. E come si premia le migliori performance in raccolta differenziata così Legambiente assegna le maglie nere. Sono ben 48 i comuni in Campania che registrano uno zero spaccato nella tabella della percentuale di raccolta differenziata.

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