Pescara-Avellino 2-1, le pagelle

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L’inviato a Pescara, Claudio – L’Avellino si fa rimontare per la terza volta consecutiva rimandando ancora l’appuntamento con il riscatto. Lupi illusi da Bidaoui autore di una prodezza liberatoria. Difesa ancora sotto accusa con Ngawa unico interprete della linea ad ergersi. I voti ai biancoverdi nelle pagelle di Irpinianews.

Radu 6.5 – Nulla può quando Mancuso smonta la porta e nemmeno quando Pettinari gli piazza il pallone alle spalle tutto solo davanti alla porta. Reattivo in tre occasioni nel finale, tiene in partita i suoi compagni fino all’ultimo.

Ngawa 7 – Duro e deciso nei contrasti, sempre attento sulle letture in profondità dell’avversario. E’ l’uomo in più di una difesa che imbarca acqua in ogni partita. Sontuoso quando rimonta Benali lanciato tutto solo a rete da Kanoutè nella ripresa.

Suagher 5.5 – Non dà mai l’idea di essere sereno, come quando nel primo tempo alleggerisce all’indietro mettendo in difficoltà Radu. Il suo rientro non serve a scarabocchiare la media gol subiti.

Kresic 5.5 – A tratti lento e compassato e rischia soprattutto nel primo tempo quando decide di tenere il pallone tra i piedi nonostante la pressione degli avversari. Soffre la velocità delle punte pescaresi nel secondo tempo.

Rizzato 5.5 – Avanza spesso per dar man forte in fase di spinta ma si spinge oltre i suoi limiti fisici del momento. Nel finale abbandona il campo stremato e claudicante. Ritorno ai box in vista per lui (dal 40′ st Castaldo s.v.).

Molina 6 – Torna ad agire a destra con personalità e padronanza di palleggio. Non affonda mai il colpo per il cross ma mette davanti al portiere Asencio che c’entra il palo. Segnali di ritorno agli standard abituali (dal 23′ st Laverone 6 – Invita D’Angelo al pareggio e nel complesso prova a scuotere l’Avellino con il suo dinamismo sull’esterno di competenza).

D’Angelo 6 – Partecipa al festival delle occasioni mancate, una per tempo. Clamorosa la traversa che gli nega la gioia del pari. Presente fino in fondo per cercare di evitare il terzo amaro in bocca di fila.

Di Tacchio 6.5 – Primo tempo da diga in lungo e in largo. Ha spazio per costruire e pensare la migliore giocata. La stanchezza della ripresa non gli consente di essere autoritario fino all’ultimo a centrocampo.

Bidaoui 7 – All’ennesimo tentativo da marzo finalmente la volta buona per il destro a giro sul secondo palo. Esecuzione magistrale e liberazione. Un’illusione sì per l’Avellino, ma anche un’iniezione di fiducia a livello personale per il marocchino in versione non solo assist-man.

Asencio 5.5 – Gli manca sempre la stoccata vincente, come dimostra l’occasione tramontata sul palo. Lotta, sgomita e si dà da fare calando alla distanza (dal 30′ st Camarà s.v.).

Ardemagni 6 – Tenta il gol del sabato con una semirovesciata che per poco non sorprende Fiorillo. Gran lavoro in area, ottima protezione del pallone a far salire la squadra ma il gol inizia a mancare da troppo tempo. Un mese di astinenza è davvero tanto per uno come lui.