Teatro, comitato congelato: si va verso l’affidamento dell’intera struttura

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Il comitato di gestione non esiste più e, teoricamente, andrebbe rinominato, ma non è detto che ciò accada. «Stiamo valutando una serie di ipotesi che illustreremo in consiglio comunale il 27 ottobre. Tra queste c’è la concessione in gestione dell’intera struttura», il sindaco Paolo Foti annuncia quella che potrebbe essere una svolta clamorosa per il Gesualdo, di fatto facendo sua la proposta avanzata in conferenza capigruppo da Dino Preziosi, consigliere di “La Svolta”.

«Innanzitutto – spiega l’esponente di minoranza – c’è una convenzione mai revocata con il Teatro pubblico campano e bisogna capire se può fare o meno la stagione teatrale. Di sicuro non può essere affidata a chi sta organizzando “Sipari aperti”. Io, però, ho proposto un bando di gara per esternalizzare la gestione dell’intera struttura, cosa che il Comune non è in grado di fare. Né un eventuale comitato di gestione perché mancano gli strumenti».

Data la situazione in cui versa il Massimo cittadino, quindi, l’ipotesi è quella di esternalizzare il tutto a una ditta terza che «garantisca un canone mensile o annuale, ma si accolli tutte le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria, di gestione e che organizzi, secondo le direttive del Comune, una campagna teatrale che sia degna della città», dichiara Preziosi. A questo punto, però, verrebbe meno anche la funzione di un comitato di gestione anche perché «averne uno come è stato fatto finora, senza dargli poteri né condizioni con un budget sul quale operare, non ha senso. Farebbe la fine di quello precedente». Con l’esternalizzazione dell’intera struttura, cadrebbe automaticamente anche la convenzione siglata lo scorso anno con il Teatro pubblico campano.

La strada non è stata ancora definita del tutto perché la maggioranza si riunirà martedì prossimo per affrontare la proposta. Stesso discorso vale anche per la rinomina del comitato di gestione che «al momento è congelata fino a martedì, non ci sono nomi», spiega il capogruppo Pd, Giuseppe Giacobbe. «Prima dobbiamo capire come muoverci con la nuova gestione».

In realtà, anche nel caso in cui si decidesse di esternalizzare la struttura, potrebbe essere nominato un comitato a tempo. L’affidamento di tutto il Massimo cittadino richiederebbe mesi di tempo perché il tutto dovrebbe avvenire tramite bando pubblico. Quel periodo di vacatio, quindi, potrebbe essere coperto da un comitato di gestione pro tempore, ma sarà difficile nominarlo.

Alla luce di quanto successo con quello precedente, messo nelle condizioni di non lavorare, nessuno sembra più interessato a questo organismo. L’opposizione ha già annunciato che non fornirà alcun nome per la casella che spetta a lei, anche Scelta Civica si è tirata indietro e non ha nessuna intenzione di indicare un altro professionista al posto del dimissionario Maietta.