“Coalizzati con il popolo, perché la città viva”: Avellino ha il suo primo candidato sindaco

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Renato Spiniello – “Coalizzati con il popolo di Avellino e contrari alle primarie del Partito Democratico”: il prof. Luigi Anzalone, ex presidente della Provincia e attuale presidente dell’associazione Amici di Fondazione SUDD di Avellino, lancia la sua candidatura a sindaco del capoluogo in vista delle amministrative della prossima primavera.

L’iniziativa è stata spiegata questa mattina al Circolo della Stampa: la candidatura dell’intellettuale irpino è stata fortemente voluta da diversi esponenti della cultura di Avellino, come Giuliano Minichiello, Bernardino Tirri e Peppino Di Iorio.

“Non dico di scendere in campo, perché come espressione mi sa tanto di berlusconiana memoria – esordisce Anzalone – mi limito ad affermare che stiamo dando vita ad un progetto Perché Avellino Viva (questo il nome designato per la civica, ndr) e viva come città legale, civile, come capoluogo di processi produttivi e sulla scia di quell’idea di città giardino perseguita da Di Nunno”.

Il professore avellinese snocciola già il suo programma elettorale, dimostrando di pensare in grande: “Partiamo dal teatro Carlo Gesualdo, a cui serve la direzione di una grande personalità della cultura italiana, affiancata ovviamente a livello tecnico da funzionari ed amministratori. Il Massimo cittadino deve tornare ad essere un punto di riferimento, così come l’ex Eliseo (partorito proprio dall’assessorato Anzalone, ndr) e il Centro Dorso. Auspico Avellino come una piccola Pisa, un’école normal del Mezzogiorno”.

Esponente dei democrat, Anzalone non lesina stoccate alle attività amministrative di centrosinistra, sia a Palazzo di Città che a via Tagliamento: “Mi candido contro coloro che hanno fallito, dunque non posso chiedere il loro sostegno, anche se mi rivolgo a tutte le forze e alle personalità, anche dell’area moderata. Foti? E’ un sindaco a cui è stato impedito di fare il sindaco, per cui non potremmo mai dire se sarebbe stato bravo o meno con la fascia tricolore al petto. Per il Pd parlano invece i numeri: se contate gli iscritti e li paragonate con gli elettori al Consiglio regionale, le cifre quasi coincidono”.

Presente alla conferenza, come detto, anche Giuliano Minichiello, che aggiunge: “La città ha bisogno che tutte le forze nascoste finora vengano alla luce, parlino con i cittadini e li ascoltino. Ultimamente popolo e amministratori sono stati troppo distaccati e per questo ci sentiamo di dover intervenire perché il limite di sopportazione è stato superato. In quest’ottica, di degrado ed abbandono, si colloca la candidatura del prof. Anzalone che crescerà di pari passo alla consapevolezza della città stessa”.