Ex Moscati, spunta l’idea di Tribunale e Asl insieme

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«Lo scambio è ancora in progress, non c’è nulla di scontato». Il sindaco Paolo Foti commenta così l’esito dell’incontro con il comitato “Avellino rinasce” sul futuro dell’ex Moscati di viale Italia. Al tavolo si è discusso della proposta del comitato di trasferire gli uffici Asl dislocati in città, soprattutto dopo che il primo cittadino aveva annunciato di voler trasferirvi il Tribunale. «Una parte potrebbe essere destinata a quest’ultimo e altra parte all’Asl – ha spiegato Foti. Queste sono le opinioni dell’amministrazione, che chiaramente non sono vangelo».

Soddisfatta dell’incontro Tiziana Guidi, portavoce del comitato.

«Il sindaco ci ha chiarito che la sua proposta di riutilizzo per allocare il Tribunale riguarda solo la parte che dà su via Colombo. Concorda con noi, invece, sulla possibilità di riutilizzare la parte storica a fini ospedalieri anche perché c’è un vincolo su quella parte e non è possibile un altro tipo di riutilizzo». Insomma sembra ci sia una convergenza di idee, almeno in attesa che si concluda la transazione tra Comune e Azienda Moscati per l’acquisizione dell’immobile, cosa che il sindaco auspica avvenga a stretto giro e comunque prima della scadenza del suo mandato. Resta da affrontare, però, lo scetticismo dell’Asl stessa di fronte al trasferimento di parte degli uffici nell’ex Moscati. Secondo uno studio redatto, infatti, emergerebbero dei costi enormi per l’adeguamento e la ristrutturazione dell’immobile.

«Quando li abbiamo incontrati – prosegue Guidi – la dottoressa Morgante ci disse di aver ispezionato solo la parte su via Colombo. Non si capisce perché non abbia ispezionato la parte storica che è stata adeguata fino alle ultime normative. Inoltre si dovrebbe fare più chiarezza sul perché si insiste nel non voler considerare un risparmio di spesa pubblica dal momento che l’Asl, o meglio la Regione Campania, paga 640 mila euro annui in fitti esterni. La Morgante – prosegue Guidi – ci dovrebbe spiegare questo. E’ vero che andrebbero fatti alcuni investimenti per la ristrutturazione, ma poi ci sarebbe un risparmio dall’altra parte notevole. Non si capisce perché ci sia tanta ostilità nel voler adottare questa soluzione».