Cacciano cinghiale nonostante il divieto, sequestrati preda e fucile

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Prosegue l’attività del Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, finalizzata a garantire sicurezza e rispetto della legalità, che ha predisposto mirati servizi anche per la verifica del rispetto dei regolamenti che disciplinano l’attività venatoria, in particolare connessa al bracconaggio, al maltrattamento di animali nonché alla corretta custodia, porto e impiego delle armi da sparo.

Sono sempre crescenti le lamentele che giungono da parte di cacciatori onesti e della cittadinanza, a causa di episodi di esercizio abusivo e pericoloso dell’attività venatoria. I costanti controlli scaturiscono anche da alcuni spiacevoli incidenti di caccia verificatisi in passato, in occasione di battute che si svolgono nei boschi dell’Irpinia.

Nell’ambito di tali attività pianificate confortati dalla proficua attività informativa e da alcuni spunti investigativi derivanti dall’approfondita conoscenza dell’ambiente e della realtà locali, i Carabinieri della Stazione di Montoro Superiore hanno sorpreso due persone che, a bordo di un fuoristrada, dal bosco ritornavano in paese. L’immediato controllo confermava i dubbi degli operanti: all’interno del veicolo veniva rinvenuto un cinghiale del peso di circa 80 chili, da poco abbattuto. La perquisizione permetteva di rinvenire all’interno del fuoristrada anche un fucile da caccia di dubbia provenienza, sottoposto a sequestro unitamente a munizionamento vario, una coppia di walkie talkie ed un grosso coltello.

Alla luce degli inequivocabili elementi di colpevolezza raccolti, per i due giovani scattava la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino in quanto ritenuti responsabili di ricettazione, porto abusivo di arma ed esercizio della caccia in periodo di divieto.