Strage Barcellona, bagno di folla per l’ultimo saluto a Bruno Gulotta

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Ieri a Legnano si sono tenuti i funerali di Bruno Gulotta, il 35enne ucciso nell’attentato terroristico di Barcellona, travolto da un camion sulla Rambla.

Nella basilica di San Magno a Legnano, la compagna di Gulotta, Martina, era seduta in prima fila, accanto al fratello di Bruno. Non c’erano  i due bambini, uno di 5 anni e una bimba di 7 mesi.

“La prima parola è certamente di condanna, senza se e senza ma di ogni violenza soprattutto della violenza perpetrata in nome di Dio. Non si può uccidere, tantomeno – ha detto monsignor Angelo Cairati nell’omelia – in nome di Dio. Dobbiamo rieducare i giovani ai valori di libertà, di solidarietà e democrazia. Al di là del credo, ci unisce l’umanità e la nostra umanità non possiamo perderla”.

Il giovane era originario di Salza Irpina. L’Amministrazione del comune irpino, infatti, ha inviato un telegramma di cordoglio alla famiglia in nome di tutta la cittadinanza.

A rendere omaggio a Gulotta anche il ministro Maurizio Martina e il governatore della Lombardia Roberto Maroni, oltre a una folla di amici, conoscenti e persone che non sono volute mancare.