Pd, il Commissario Ermini ad Avellino: “No ad un congresso fatto solo di persone”

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Un incarico prevalentemente tecnico, nonostante lui sia una figura politica del partito. David Ermini, neo-commissario del Pd irpino, è giunto oggi in città per conoscere la federazione e per cominciare a pianificare il suo compito: portare il partito verso il congresso di ottobre. Questa mattina, presso la sede di via Tagliamento, ha tenuto un summit con i membri del direttorio: Enzo De Luca, Valentina Paris, Lugi Famiglietti e Rosetta D’Amelio.

«Abbiamo parlato della situazione ad Avellino, ma anche del lavoro dei circoli su cui si concentrerà la mia attenzione visto che dovrò curare il congresso provinciale – ha spiegato Ermini – Partiremo dal tesseramento e dal lavoro con i circoli».

Ermini ha anche chiarito il motivo che ha spinto Roma a optare per il commissariamento di Avellino. «E’ chiaro che se viene mandato un commissario è perché qualche problema c’è. In questo caso non è stata rispettata la scadenza data per la celebrazione del congresso, ovvero entro fine luglio». Uno dei punti di più critici che dovrà affrontare Ermini riguarderà il tesseramento 2017, necessario per celebrare il congresso. Le attenzioni sono tutte sul regolamento che verrà utilizzato.

«Dobbiamo aspettare la direzione regionale, farà lei il regolamento, ma non so quando verrà convocata». Mentre per quanto riguarda il tesseramento online che ad Avellino ha creato non pochi malumori nei mesi scorsi, Ermini sottolinea come «Ci muoveremo secondo le regole che lo statuto prevede. Sarà un tesseramento aperto, ma controllato. Chi si iscrive online dovrà poi presenziare al circolo per una verifica». Proprio i circoli saranno oggetto di verifica da parte di Ermini che ha ammesso di essersi fatto consegnare l’elenco di tutti quelli presenti in Irpinia: «Mi piacerebbe fare un incontro con i vari segretari nei loro circoli». Intanto questo congresso arriverà a pochi mesi dalle elezioni politiche, prima, ed amministrative, poi, ma questo non è un elemento preoccupante secondo Ermini. «Tutti i congressi vengono sempre celebrati prima di qualche elezione. In fondo servono a questo a dare una linea politica». Resta il problema che, in così poco tempo a disposizione, si rischia di celebrare un congresso senza contenuti. «Ho chiesto ai membri del direttorio di conoscere i contenuti e i temi in tutta la provincia. Non vorrei indire un congresso che riguarda solo le persone. La vita di un partito è fatta prima di tutto di ideali». Da parte di Ermini è arrivata anche la precisazione sul ruolo del direttorio che resta tuttora in carica: «Il mio incarico riguarda il tesseramento 2017 e l’indizione del congresso, quindi la parte politica è ancora in mano al direttorio. Rispetto l’ordine che mi è stato dato dal partito nazionale».