E’ Giovanni Melillo il nuovo capo della Procura di Napoli. E’ quanto stabilito in seduta plenaria dal Consiglio Superiore della Magistratura che, dopo 8 ore di confronto, ha espresso 14 voti in suo favore e solo 9 nei confronti del contendente Federico Cafiero De Raho, procuratore di Reggio Calabria. Due, invece, i magistrati astenutisi dal voto.
Nato a Foggia il 16 dicembre del 1959, Melillo andrà dunque a dirigere la procura più grande d’Italia, con 9 aggiunti e 97 sostituti. Giovanni Melillo è stato prima pretore, poi pm e successivamente sostituto alla Dna. Il ministro Orlando, nel 2014, lo ha chiamato al ministero dove per tre anni è stato capo di Gabinetto. Di Melillo, nel fascicolo agli atti del Csm, vengono evidenziate le “capacità organizzative” e lo “spirito di collaborazione”, “l’intelligenza acuta e la preparazione giuridica anche nel settore internazionale”.
Al neo eletto, sono subito giunti gli auguri da parte del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca: “In una delle realtà più difficili arriva una personalità di grande rigore ed esperienza, qualità che accompagneranno l’importante e prestigioso nuovo incarico”.
Dovute congratulazioni, anche dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris: “Voglio congratularmi a nome mio personale e dell’intera Amministrazione comunale con il Dott. Giovanni Melillo, appena nominato Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli. È stato un confronto, dinanzi al CSM, tra due magistrati di altissimo valore professionale, entrambi napoletani ad ulteriore dimostrazione dell’eccellenza della magistratura partenopea. Auguro al neo Procuratore di lavorare in piena autonomia e indipendenza. A lui il Comune offrirà, nell’ambito delle autonome e reciproche competenze la cooperazione ai più alti livelli, con l’auspicio che si possa consolidare ancor di più il già ottimo livello di collaborazione in città tra Forze dell’Ordine, Magistratura, Prefettura e Amministrazione comunale. Conosco le eccellenti qualità professionali del dott. Melillo, che da oggi va a guidare uno degli uffici giudiziari più importanti d’Europa”.
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