VIDEO/ Pd, i circoli restano coerenti. Zoina: “Congresso ordinario soluzione pratica ma non politica”

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Pasquale Manganiello – Stasera alcuni segretari dei circoli del Pd si sono ritrovati a Via Tagliamento per superare la fase di confusione dovuta al fantomatico congresso del 23 Luglio. Nella stanza accanto, nuova riunione della Commissione Provinciale: in verità restano veramente in pochi gli attori protagonisti decisi a portare avanti l’idea del congresso balneare. Quello che si annusa realmente a Via Tagliamento è la volontà, da parte di tutti, di non intestarsi la disastrosa querelle consumatasi nelle ultime settimane.

Diverse le posizioni emerse nella riunione dei segretari di circolo tra cui quelle di Nando Zoina, rappresentante del circolo di Montemiletto, che ha evidenziato come i circoli siano attivi in un momento in cui la discussione sembra appiattirsi su cavilli che nulla hanno a che fare con il senso che i circoli danno alla politica.

“L’esigenza è quella evidenziata a Marzo, la posizione rimane invariata. Se il Nazionale ha creato il precedente di un Congresso in cui valeva la platea ferma al 28 Febbraio, le notizie delle ultime ore  stravolgono tutto il ragionamento, ma noi manteniamo coerenza. La possibilità di un congresso ordinario potrebbe essere la soluzione nella peggiore delle ipotesi, una soluzione pratica ma non politica.”

“Scarseggiano le possibilità di celebrare un congresso in questo mese – continua Zoina – non c’è la serenità giusta. Sottolineo che non è piaciuto che un membro della commissione del Congresso rilasciasse interviste in merito a un ricorso fatto su un deliberato. Per decenza politica, sarebbe stato opportuno dimettersi e poi ricorrere al Nazionale. Commissariamento? Sarebbe una iattura.”

La necessità di avere organismi legittimati è stata confermata dal rappresentante del Circolo di Montoro, che ha palesato il senso di disagio e di confusione creato dal vuoto in cui versa il Partito Democratico.

Il rispetto delle regole e la correttezza nella fase di tesseramento è il secondo aspetto evidenziato dalla presenza e dall’intervento del  consigliere provinciale Vito Farese.

Quello delle regole è stato un tema ricorrente anche nell’intervento del consigliere comunale Ida Grella la quale ha ripercorso le tappe che hanno portato a questa fase di empasse aggiungendo che risolvere la questione economica, con la restituzione delle quote ai circoli, è imprescindibile per garantire la celebrazione del congresso. Il punto più duro dell’intervento della Grella è stato quello relativo all’impossibilità di tesserare nuovi iscritti per la mancanza dei cedolini mentre altrove si consumavano le iscrizioni on line.  Per il  La rappresentante del Circolo “Libertà e Partecipazione”  ha ben sintetizzato quanto già sottolineato dal segretario dello stesso Circolo Franco Russo.

A seguire l’intervento del rappresentante del Circolo di Serino, Antonio de Feo, che riprendendo il documento redatto dai circoli a marzo 2017, ha ribadito la necessità di avere una platea congressuale epurata dei tesserati on line.

Maurizio Giovanniello ha sottolineato che le decisioni così come si stanno prendendo prescindono dall’interlocuzione con i Circoli unico soggetto legittimato a questo punto per decidere e definire il percorso congressuale.

Il segretario del Circolo di Conza della Campania ha sottolineato la necessità di recuperare un rapporto con i territori  attraverso i circoli e non di perderli così come si sta facendo.

Sabrina Polcari, segretario di Circolo di Altavilla Irpina, ha dichiarato la necessità di aprire una fase congressuale che preveda una discussione che metta al centro fatti e contenuti politici e che dovrà essere preceduta da un commissariamento.

Il segretario di Luogosano, Giuseppe Guarente, definisce come unica platea possibile quella che ha partecipato al congresso nazionale approvata in quell’occasione dai massimi organi nazionali.

Michelangelo Ciarcia ha tenuto a sottolineare che accanto alle questioni relative agli on line questo congresso si potrà macchiare anche degli elenchi presentati per i circoli di Cervinara, Rotondi e Lacedonia (circa 240) dove si paventa l’ipotesi di validarli nonostante il parere contrario dei commissari designati per il tesseramento in quei circoli.