Evirato ed accoltellato: forse disagi mentali alla base dell’omicidio del 60enne di Montemiletto

0
266

Potrebbero esserci disagi di natura psichiatrica dietro l’atroce delitto del 60enne di Montemiletto, evirato ed ucciso a coltellate dalla propria compagna nella mattinata del 23 giugno a Modena, dove l’uomo viveva e lavorava da anni.

La donna, interrogata in Questura dal P.M. Lucia De Santis, alla presenza del legale della difesa Francesco Varvaro, avrebbe infatti fornito una verità “farneticante ed “al limite del fantastico” dalla quale si denoterebbe un labile profilo mentale che al momento non permette di ricavare un chiaro movente per l’efferato omicidio.

Dietro il folle gesto, dunque, non ci sarebbero episodi di litigi, violenze domestiche pregresse e neppure risvolti a carattere sessuale, ma solo delle serie difficoltà della donna, probabilmente maturate ed aggravatesi nel corso del tempo, delle quali la vittima aveva deciso di farsi carico tentando più volte di garantire alla convivente la necessaria assistenza psicologica.

Un quadro più completo della vicenda si delineerà probabilmente domani, 26 giugno, data in cui è fissato l’interrogatorio di garanzia per la donna.

Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, la difesa chiederà anche che l’ex badante 50enne sia sottoposta a perizia psichiatrica, anche per verificarne la compatibilità con il regime carcerario.