Il Centro Autismo nelle mani di Foti, Preziosi e De Luca, verso l’incontro a Palazzo S. Lucia

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Fabrizio Nigro – Se il mondo della stampa irpina volesse distrarsi per qualche tempo sulla vicenda del Centro per l’Autismo di Avellino, avrebbe la certezza che nulla, o quasi, troverebbe di nuovo.

La situazione è ormai in stallo da circa un anno, e nessun passo in avanti è stato materialmente fatto per il completamento della struttura di Contrada Serroni, abbandonata proprio in fase di ultimazione in seno alla controversia giudiziaria relativa al fondo di edificazione su cui insiste l’edificio, di proprietà dell’imprenditore italo americano Pasquale Pescatore, che oggi ne rivendica la proprietà.

A fronte di tale rivalsa, il Comune avrebbe l’onere di acquisire il suolo attraverso la corresponsione di circa 400mila euro, con l’erogazione di ulteriori 253mila (già inseriti in bilancio) per l’ultimazione delle aree esterne.

Un colpo di mannaia che si è aggiunto ai tanti anni perduti tra mancanza di fondi, cambi di ditte e gare di appalto, e che ha gettato nuovamente nello sconforto chi sperava di regalare in tempi brevi un futuro dignitoso ai propri figli, oramai diventati adulti.

Senza contare l’ipotesi paventata negli ultimi mesi, relativa allo spostamento del servizio presso il presidio Ospedaliero di Sant’Angelo dei Lombardi, che al momento sembrerebbe scongiurata.

Ma intanto la struttura cede allo scorrere del tempo, abbandonata all’incuria ed ai numerosi episodi di vandalismo registrati nel corso degli ultimi mesi.

Se non si può parlare di veri e propri passi indietro, insomma, non si può nemmeno parlare di passi in avanti, nonostante il lavoro condotto dalla Giunta Comunale – che paga gli evidenti errori di amministrazioni precedenti – per una vicenda di primaria importanza che sembra non vedere fine.

Nel frattempo, a tenere viva la memoria del Centro, rinnovando tenacemente la speranza di un luogo determinante per le vite di 770 autistici irpini, sono sempre le famiglie dell’Aipa di Avellino che da oltre 15 anni si battono per il suo completamento.

Famiglie che hanno sopportato tanto, a partire dalle innumerevoli promesse non mantenute dalle istituzioni (presenti e passate) fino alle passerelle elettorali che, a scadenze fisse, sono state inscenate all’interno del cantiere di Valle.

E sono in tanti ad aver calpestato quel terreno, per un ventaglio di personalità che, ad ogni livello, ha ricoperto l’intero arco costituzionale. Da Beppe Grillo a Guglielmo Epifani, fino all’ex governatore regionale Stefano Caldoro.

Ad onor del vero, volontà di intervento è stata tuttavia manifestata da diversi rappresentanti irpini, sia in sede comunale che in sede parlamentare, benché nessuno sia riuscito ad andare oltre le buone intenzioni.

Tanta vicinanza è stata comunque espressa dai cittadini, in ultimo con la bella manifestazione organizzata dagli studenti dell’Ite Amabile di Avellino che, nel loro piccolo, hanno tentato di tenere alta l’attenzione.

Intanto il sindaco Paolo Foti, che aveva posto la risoluzione del caso come primo punto programmatico in campagna elettorale, nella giornata di domani (lunedì 12 giugno) incontrerà il governatore campano Vincenzo De Luca che, nelle scorse settimane, incalzato dai cronisti, aveva glissato sull’argomento lasciando intendere che, per il momento, ogni onere amministrativo fosse affidato al Comune di Avellino.

Un’affermazione pilatesca, o semplicemente realistica, che aveva tuttavia infastidito le famiglie dell’Aipa che, probabilmente, avrebbero preferito un intervento più “umano” da parte di De Luca.

L’intervento del Governatore, ad ogni modo, non si è fatto attendere, con la convocazione a Palazzo Santa Lucia del sindaco Foti e dell’assessore Costantino Preziosi.

Il futuro del Centro per l’autismo resta dunque nelle loro mani e nelle loro capacità amministrative che adesso, si spera, non deludano chi ha davvero bisogno del loro intervento.