Teatrino finito: cala il sipario sul Gesualdo, le opposizioni si astengono

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Approvato il Dup (Documento Unico di Programmazione), il Consiglio Comunale – puntualmente in seconda convocazione dopo la debacle di venerdì – vota a favore la proposta di scioglimento dell’Istituzione Carlo Gesualdo: 17 i voti pro, contro i 5 contrari (tra cui i dissidenti interni Festa e Genovese), 2 gli astenuti (Miro e Matetich).

Avviata la fase liquidatoria, verrà nominato un nuovo commissario dopo Feola che avrà il compito di portare all’attenzione di Giunta prima e Consiglio Comunale poi un bilancio stralcio della debitoria da onorare.

La gestione del Massimo cittadino sarà dunque poi affidata ad un comitato composto da tre membri (uno a testa per opposizione e maggioranza ed un terzo designato direttamente dal Sindaco) che dovrebbe tenere le redini dell’Istituzione fino al termine della consiliatura.

“Come è possibile pensare allo scioglimento senza quantificare e approvare la debitoria garantendo la copertura finanziaria? – i dubbi di Dino Preziosi, che ha continuato – La gestione deve essere garantita e i dipendenti devono essere pagati, ma non si possono fare queste cose commettendo delle illegittimità”.

“Si eviti di prendere in giro le persone, qualcuno in questo consiglio può garantire che il commissario liquidatore paghi tutte le spettanze ai dipendenti del Teatro?”: ha attaccato Gianluca Festa.

Non hanno partecipato al voto, né tantomeno lo faranno alla scelta del comitato, i gruppi “Si Può” e Udc.

di Renato Spiniello.