Domenica al Paladelmauro ospite della Sidigas Avellino arriva la Mia Cantù, reduce dalla sconfitta interna nel derby con Varese e desiderosa di riscatto contro un avversario molto più quotato, ma che tradizionalmente ha nella compagine canturina la propria bestia nera.
Guardando i precedenti infatti, in 36 sfide – con quella di questa sera – il bilancio è decisamente favorevole ai brianzoli che si sono imposti in 28 occasioni. Trend invariato anche se consideriamo solamente le gare disputate in Campania, dove i biancoblu hanno vinto 16 volte contro le 4 della Sidigas.
La Mia si è aggiudicata anche la gara di andata, disputata lo scorso 12 dicembre al Paladesio, battendo la Scandone di una sola lunghezza, grazie al libero allo scadere di Tremmell Darden (in dubbio per la sfida delle 18:15) e ad una prestazione incredibile di JaJuan Johnson, autore di 35 punti e 14 rimbalzi.
Sidigas-Cantù è a tutti gli effetti la gara degli ex, anche se quasi tutti militano tra le fila irpine.
Partiamo da coach Sacripanti, canturino di nascita e di formazione che, dopo aver vinto tre titoli giovanili con la Pallacanestro Cantù, ha guidato la prima squadra della sua città in due occasioni. Nella stagione 2000-2001, quando la condusse a un’insperata salvezza. Poi per i successivi sei anni il buon Pino ha portato nel 2001-2002 l’Oregon Scientific a un passo dalla finale scudetto, ha conquistato la finalissima di Coppa Italia nella stagione successiva e ha vinto nel 2003 la Supercoppa Italiana.
Nel 2013 Sacripanti è tornato nella sua Cantù raggiungendo nelle due stagioni successive con l’Acqua Vitasnella due qualificazioni ai quarti di finale playoff. In questi ultimi due anni in Brianza il suo vice allenatore è stato Max Oldoini, che ha seguito il coach anche ad Avellino.
Sfogliando il roster, Maarty Leunen ha vestito la maglia biancoblu per un quinquennio, indossando anche la fascia da capitano nell’annata 2013-2014. In Brianza è rimasta per un anno e mezzo anche la combo-guard Joe Ragland, punta di diamante dei lupi. Anche Marco Cusin ha fatto tappa nella città del suo attuale coach, compagno proprio di Ragland.
Non sarà della gara per infortunio al ginocchio sinistro invece l’altro lungo ex Cantù, l’ucraino Kyrylo Fesenko. Il panzer ha debuttato in Italia proprio con la canotta biancoblu, mettendosi in evidenza con 12,8 punti e 8,7 rimbalzi di media a partita.
Infine un ex è presente anche tra le fila canturine. Alex Acker è stato uno dei grandi protagonisti, con 8,7 punti di media a gara, dello scorso ottimo campionato della Sidigas, in cui i campani hanno raggiunto finale di Coppa Italia e la semifinale scudetto, persa solo in Gara 7 contro Reggio Emilia.
di Renato Spiniello.