Claudio De Vito – Dieci finali in quaranta giorni. E’ la tabella di marcia che attende l’Avellino attualmente intento a preparare la gara interna con la Spal. Lupi giù di corda in virtù della serie negativa scandita da un solo punto nelle ultime quattro giornate e alle prese con infortuni e stanchezza che preoccupano non poco Walter Novellino alla vigilia dell’immediato trittico che prospetta ai biancoverdi anche i confronti con Frosinone e Carpi.
Ci sarà da sudare e da lottare su ogni palloni con un atteggiamento diametralmente opposto a quello mostrato a Terni, dove Angelo D’Angelo e compagni sono pervenuti soltanto per l’effimero scatto d’orgoglio una volta sotto di tre gol. Servirà allora invertire la rotta subito, a prescindere dall’avversario che si ha di fronte. E’ un pazzo Avellino che tiene testa a Spezia e Novara e poi crolla contro l’ultima in classifica costretta a giocare in un clima ostile e praticamente in trasferta con l’urlo costante degli 800 cuori biancoverdi del settore ospiti del “Libero Liberati”.
Debacle in archivio. Adesso occorre serrare i ranghi all’interno del gruppo che dovrà attraversare anche la tempesta del calcioscommesse pronta ad abbattersi a partire dal prossimo 7 aprile, quando si tornerà davanti al Tribunale Federale Nazionale per portare a compimento il dibattimento di primo grado con le richieste della Procura Federale già note. A stretto giro poi la sentenza con l’eventuale penalizzazione in classifica (7 punti la sanzione richiesta) immediatamente applicata in attesa dell’appello.
Il destino pertanto non è tutto nelle mani dei biancoverdi che vivranno le prossime settimane con la mannaia della giustizia sportiva pendente sul loro capo. Ecco perché il calo di rendimento dell’ultimo periodo preoccupa i tifosi abituati ad un continuo crescendo da quando Walter Novellino si è insediato in panchina. Per il tecnico di Montemarano si tratta del primo momento di vera difficoltà alla guida dei lupi, ma la sua sconfinata esperienza impone di riporre in lui la massima fiducia.