A Venezia gara uno, Sidigas sciupona. I quarti di finale restano in bilico

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L’Umana Reyer Venezia si aggiudica il primo capitolo della saga europea contro la Sidigas Avellino. Biancoverdi che sciupano un vantaggio di +14 toccato a metà seconda frazione e inanellano la terza sconfitta di fila tra Final Eight, Campionato e Champions League. Troppo pochi i miseri quattro punti realizzati da Green e soci all’ultima frazione. 53-49 il risultato finale che lascia più di una speranza per la qualificazione visto che il match di ritorno si giocherà nell’inferno del PalaDelMauro.

Primo quarto 12-18 Logan battezza la Basketball Champions League appoggiandone 2, Ragland imita il compagno di reparto per il 4-0 con cui si apre il match. Venezia si sblocca con il lungo Ortner, prima del nuovo 4-0 ospite a firme Fesenko e Thomas che costringe il coach dei lagunari al primo timeout. In uscita la Reyer replica con la tripla di Haynes ma il panzer degli irpini è incontenibile (5-12). Le rotazioni di coach Sacripanti mandano sui legni Green e Zerini, ma è Randolph a salire in cattedra: l’alley-oop sull’asse con Ragland è da antologia. Ai liberi di Zerini (2/2) Venezia risponde ancora con una tripla, questa volta griffata Filloy, che chiude il quarto con Avellino a +6.

Secondo quarto 10-12 Ortner per l’Umana, Ragland dalla carità per la Scandone (3/3). Randolph, e ancora il play di West Springfield, firmano il massimo vantaggio irpino. Alla tripla del figlio dell’Alabama, la Reyer Venezia vede le streghe, nell’occasione in maglia biancoverde, con la Sidigas a +14. Peric è chiamato ad arrestare l’emorragia orogranata con un personale mini break di 4-0 ma Thomas, sul lato opposto del tabellone, non perdona. Il croato, coadiuvato da McGee, fa rientrare i locali a -8 con cui si va alla pausa lunga.

Terzo quarto 18-15 Fesenko risponde a Hagins, poi Ejim colpisce da 3. Ancora l’ucraino ma Venezia ne aggiunge altri 3 con Haynes, spettacolare la parabola dalla distanza del play naturalizzato georgiano. I locali provano a ricucire l’abbondante strappo rimediato a metà secondo quarto, ma per la Scandone ci sono i soliti Ragland e Leunen a mantenere il +9. In particolare quest’ultimo sembra tornato ai suoi livelli colpendo con freddezza dalla distanza in due occasioni di fila. McGee accorcia, l’Umana prova a restare a contatto grazie alla difesa ma Randolph punisce in contropiede. Sul 2+1 di Ejim si va agli ultimi 10′.

Ultimo quarto 13-4 Leunen apre il periodo dalla media, McGee replica sugli stessi toni. Si entra nel momento clou dell’incontro: la tripla di Bramos è pesantissima e porta i lagunari ad un solo possesso di svantaggio. In uscita dalla sospensione invocata da Sacripanti, Hagins trova il pareggio e perfino il vantaggio (49-47). La Sidigas impatta subito con Ragland dai 5.75, Randolph ha la chance da 3 ma la spreca, Filloy ritrova il +2. Fallo di sfondamento comminato a Fesenko e Venezia raggiunge il +4 a 30” dalla sirena. E’ il gameover: gara 1 va all’Umana, Avellino segna appena 4 punti negli ultimi 10′.