Rifiuti, l’appello di Casarella: “In piazza anche i parlamentari”

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Rifiuti: i cittadini si stringono intorno alla propria terra. Banditi gli slogan di singoli paesi o piccoli ‘feudi’ della medesima provincia, ora la popolazione concentra il proprio orgoglio intorno ad un comune denominatore: l’Irpinia.
Sventata momentaneamente l’ipotesi del Formicoso, la parte alta della nostra terra non si nasconde dietro un anno di effimera tranquillità e si allea solidale a chi reclama ancora giustizia. E’ il caso di Vallata. Il sindaco Carmine Casarella ha garantito una massiccia partecipazione alla manifestazione di domani. Due pullman partiranno dal piccolo comune per raggiungere Avellino ed unirsi al coro di voci innalzato per tutelare l’Irpinia contro i rifiuti e reclamare l’ipotesi della provincializzazione. “Ci saremo – ha spiegato Casarella – e saremo in tanti”. Ma l’accorato appello va ben oltre e raggiunge gli alti ranghi istituzionali. L’invito, rivolto ai parlamentari, è quello di ‘far sentire’ la propria vicinanza ai cittadini: “Mi auguro che le istituzioni ci affianchino nella nostra discesa in piazza. Qualora non lo facciano io ho già un’idea: la creazione di un nuovo movimento politico. Né di destra né di sinistra. Una corrente che potrebbe chiamarsi il Partito dei Due Principati”. Una forte determinazione che echeggia anche nella cittadinanza da lui guidata. Mercoledì, infatti, a Vallata si riunirà il Consiglio comunale. Un’assise ‘dedicata’ ai rifiuti che avrà ad oggetto due deliberati. In primis verrà chiesta l’aggiunta di un emendamento al decreto Berlusconi affinché non solo la discarica di Andretta ma anche quella di Svignano siano solo ed esclusivamente provinciali. In secondo luogo verrà vagliata l’ipotesi della creazione di una nuova regione: “Abbiamo sempre subito la preponderanza di Napoli che in un certo qual modo ha rivelato alcuni aspetti di mera prepotenza. Dai rifiuti, al terremoto, ai fondi strutturali il napolicentrismo ha assorbito la nostra identità ed i nostri diritti. È giunto il momento di dire basta”. L’iter è stato proposto nel corso di una assemblea ad Andretta. Casarella si associa al ‘vicino di casa’, dalla semplice ipotesi passa al deliberato ed invita tutti ad emulare l’esempio.

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