“Addio Giuseppe”, il ricordo commosso di un amico di Montemiletto

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“Giuseppe se n’è andato con passo leggero, anche quando è salito con le proprie gambe sull’ambulanza che lo ha portato per l’ultima volta all’ospedale “Moscati” di Avellino per una salvezza che non si è avverata.”

Ciriello Costantino, amico di Giuseppe Rocco, 44enne di Montemiletto scomparso improvvisamente due giorni fa, ricorda l’amico in un lungo post su facebook:

“Se n’è andato con quella innata capacità di sdrammatizzare sulle sue croci, dolori e anche solitudini a volte cercate e a volte create da una società troppo presa dal proprio ombelico e dal proprio ego. Se n’è andato, Giuseppe, 44 anni, lasciando ulteriormente orfano un paese, Montemiletto, che sempre più di frequente si rende conto di perdere i figli migliori che in vita spesso venivano catalogati, da sommari pregiudizi, come figli di un dio minore. Se ne va un ragazzo, oggi a 44 anni si è ancora “ragazzi”, che conservava un volto di eterno fanciullo e uno sguardo chiaro, come i suoi occhi, con il quale amava questo mondo nonostante per lui, da sempre, il destino andasse contromano. Umiltà, dignità, semplicità, sono virtù che possedeva quando era in vita e che brillano in questa notte che segue i suoi funerali sulla collina stropicciata dal vento di questo nostro benedetto paese.

Ci lascia in eredità la sostanza di una vita vissuta a dispetto del destino avverso. Ci lascia il monito perenne che alla fine la bontà vince sempre, anche quando sei andato via per sempre. Ci dona un insegnamento semplice e nel contempo prezioso: amare la vita anche quando questa sembra non amarti. La sua curiosità positiva verso le cose, la sua voglia di colloquiare con gli altri. Forse avremo tempo e voglia di riflettere quanto a volte sappiamo essere indifferenti verso gli altri e siamo avari di un sorriso, di una parola o di un gesto gentile. Forse in molti dovremmo chiedere perdono quando presi dal nostro affanno, dalla nostra sicumera e dalle nostre certezze abbiamo reso trasparente la sua presenza. Oggi che non c’è più forse incominceremo a renderci conto che Giuseppe ha vissuto in mezzo a noi come una perla che non meritavamo abbastanza di indossare. Alla luce della fede spero e credo che adesso la vita non gli andrà più contromano, ma gli sorriderà come sapeva sorridere lui. Giuseppe nell’eternità.”