VIDEO/ Carla Fracci ad Avellino: “Avete un Teatro bellissimo. Bisogna incentivare la cultura nel Sud”

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Sarà un fine settimana all’insegna dello spettacolo e della cultura per la città di Avellino, con il teatro Gesualdo pronto ad aprire le sue porte per un appuntamento dall’elevato valore artistico.

Venerdì 20 gennaio (ore 21) la regina della danza, Carla Fracci, sarà protagonista dello spettacolo “Sheherazade e le mille e una notte”.

Stamane conferenza stampa con l’etoile internazionale accompagnata dal maestro Beppe Menegatti, dal coreografo Frady Franzutti e da Mario Crasto De Stefano, Teatro Pubblico Campano.

“Questo lavoro mi ha dato tutto – ha dichiarato l’artista 80enne – non so se questo spettacolo sarà la chiusura della mia carriera o se ci sarà un seguito. L’entusiasmo di fare teatro cresce continuamente, è una necessità. E’ importante avere energie muscolari perchè è uno spettacolo abbastanza impegnativo. Per ottenere un grande successo c’è bisogno di lavoro quotidiano, di uno sforzo fisico; la danza dà la vita ad ogni personaggio interpretato, non è una routine: i ruoli sono vissuti, ho interpretato tutte le eroine ed in scena – ironizza – sono morta tante volte.”

“Occorre cercare sempre di migliorare – ha continuato la Fracci – il ruolo che conduci, con l’ispirazione del palcoscenico, del coreografo, dei colleghi, della musica, è quello che ogni volta ti fa vibrare. Agisci con sentimenti diversi. Il maestro è fondamentale oltre alle ispirazioni di grandi danzatori e danzatrici.”

La grande etoile ha parole importanti per il Teatro Carlo Gesualdo:

“E’ un Teatro bellissimo, siete davvero fortunati ad avere un luogo simile per la cultura. Bisogna incentivare il Sud, bisogna incentivare la cultura nel Sud: noi facciamo il possibile, una mano ci deve arrivare dalle Istituzioni.”

Parole di elogio anche da parte del maestro Beppe Menegatti, marito di Carla Fracci:

“Porto Avellino e la Campania nel cuore. La mia amicizia con Edoardo De Filippo e con la sua famiglia mi ha portato nella vostra regione per sviluppare uno dei suoi più grandi progetti. Abbiamo realizzato lo spettacolo di danza basato sulla sua opera Filomena Marturano, eseguito anche da Carla Fracci: fu l’ultimo momento in cui danza e drammaturgia napoletana si sono unite.”