Avellino – Crescita economica e tutela ambientale. Questa la sfida della Camera di Commercio per il rilancio dell’immagine del distretto industriale di Solofra.
Questa mattina presso la sede camerale è stato presentato il progetto “Programma per la realizzazione di un marchio di eco – compatibilità del distretto di Solofra”, finanziato dalla misura 4.3 (marketing territoriale) del Programma Operativo Campania 2000 – 2006 per la promozione del sistema produttivo regionale. La misura si propone di migliorare i fattori endogeni della crescita del tessuto imprenditoriale della regione promuovendo la localizzazione di finanziamenti esogeni e la cooperazione tra imprese e distretti. È in questa ottica che si inserisce il programma di miglioramento ambientale dell’intero distretto conciario, con l’obiettivo di ottenere l’Attestato di riconoscimento CEE per tutta l’area territoriale interessata. Il progetto sarà monitorato da un Comitato promotore costituito dai quattro Comuni del distretto (Solofra, Serino, Montoro Inferiore, Montoro Superiore), dalla Regione Campania e dalla Provincia di Avellino.
Il convegno ha visto la speciale partecipazione dell’Assessore Regionale all’Ambiente, Walter Ganapini, del responsabile dell’Ecocerved Lorenzo Scannavini, del Dirigente Settore e Promozione e Internalizzazione Regione Campania, Federico Lasco e della rappresentante della Federazione Distretti Industriali, Daniela Fontana.
L’Assessore Ganapini ha espresso grande soddisfazione per il progetto presentato, soprattutto in virtù del ricordo che conserva del distretto solofrano. L’esponente di Palazzo Santa Lucia ha infatti ricordato la sua esperienza da giovane ricercatore ENEA, di 32 anni fa, proprio nel comune solofrano per una causa analoga: analizzare l’impatto ambientale: “Ho trovato entusiasmante che un segnale così importante provenisse proprio da un punto così critico. Mi auguro che Solofra guardi con occhi speranzosi questo progetto”.
L’assessore infatti non ha potuto fare a meno di soffermarsi sull’emergenza rifiuti che da troppo tempo danneggia la nostra terra come il resto della Regione. “Non mi fa sorridere la De Simone – dichiara – quando dice ‘noi Irpini abbiamo già dato’. C’è bisogno sicuramente di un bilanciamento, ma è opportuno cercare proposte alternative. In ogni caso chiederò al Commissario De Gennaro di rivedere la questione Pustarza e riprendere in considerazione il sito di contrada Ischia”.
Dai problemi legati alla crisi rifiuti alle emissioni, altrettanto nocive, delle imprese: un raffronto tra l’Italia e il modello tedesco dove ogni sei mesi le aziende vengono sottoposte ad analisi di routine per controllare se sono in regola con la tutela ambientale.
“Stiamo tirando il collo a questo pianeta. Il tema della qualità ambientale è di primaria importanza, non è un percorso semplice, nè in discesa, ma è necessario iniziare a favorire misure politiche sostenibili e comportamenti responsabili da parte delle imprese per vivere e preservare un ambiente più sano”.
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