Quella del 27 dicembre sarà una data importante per Antonio Iannuzzi, ragazzone di 2.08 metri, originario di Cesinali in provincia di Avellino, che da quest’estate sta vivendo la sua prima esperienza in massima serie con la canotta di Capo d’Orlando, squadra che proprio in data suindicata sbarcherà in Irpinia per l’esame Paladelmauro.
Sarà il primo confronto del lungo irpino a domicilio della sua vecchia squadra, la Sidigas Avellino, che lasciò neanche maggiorenne per tentare la carta dei pro a Siena, a casa della corazzata Mens Sana.
“E’ la prima volta che gioco ad Avellino contro la Scandone – commenta Iannuzzi – Quindi l’emozione è ancora maggiore, torno nel palazzetto dove ho iniziato a giocare a basket e a muovere i primi passi in questo sport. Sarà bello rivedere amici e familiari, sono sicuro che per loro sarà motivo di grande orgoglio vedermi giocare al palazzetto. Ovviamente l’obiettivo sarà quello di strappare i due punti”.
Tra i tanti amici che il classe ’91 ritroverà in Irpinia, uno vestirà, sullo stesso parquet di Contrada Zoccolari, la canotta biancoverde opposta a quella biancazzurra dell’Orlandina, parliamo di Salvatore Parlato, simbolo dell’ultima versione della Scandone targata Pino Sacripanti.
“Conosco Sasà da ragazzo – spiega Iannuzzi – Giocavamo insieme ad Avellino e sono molto contento per lui, per il suo percorso che lo ha portato a rivestire la maglia della sua città e a segnare anche i primi punti irpini in campo europeo. E’ un bravissimo ragazzo e si merita quello che sta vivendo, è fondamentale per il gruppo”.
Il centro avellinese viaggia in questa stagione a una media di 9.8 punti, con il 56% da 2 e l’81.6 % dalla lunetta, 4.4 rimbalzi e 1.6 assist in 21.6 minuti, numeri importanti che stanno facendo ben figurare il giovane atleta nella sorprendente stagione di Capo d’Orlando. Gli isolani attualmente occupano il quinto gradino della graduatoria, ad una sola vittoria di distacco dalla Sidigas e con l’opportunità concreta di accedere alle Final Eight, in programma a Rimini dal 16 al 19 febbraio.
“Ho girato tante squadre e fatto tanta gavetta per essere più pronto possibile – racconta – Sono contento del mio percorso e dell’opportunità che mi è stata data, l’obiettivo è quello di migliorare ulteriormente. Neanch’io mi sarei aspettato questo minutaggio e ringrazio per la fiducia coach Di Carlo. Siamo un gruppo affiatato ed esprimiamo una buona pallacanestro. Certo ai più ha sorpreso questo nostro avvio ma in realtà alle spalle c’è tanto lavoro e il fatto di essere dove siamo non è certo casuale. Ci alleniamo duramente in settimana e proviamo a migliorarci il più possibile, ma non siamo ancora soddisfatti, vogliamo crescere ancora”.
Ritorno ad Avellino non più da avversario?
“Non mi pongo obiettivi a lungo termine, al momento penso esclusivamente a fare bene con Capo d’Orlando, poi a fine stagione tirerò le somme e vedrò se avrò meritato un’occasione ad un livello ancora maggiore. Qui mi trovo bene, l’ambiente mi sta dando molto e sono contento del mio ruolo all’interno della squadra. Per il futuro avrò tempo, sono consapevole di poter dare ancora di più”.