Ragusa come Avellino: sindaco “tradito” sul Bilancio

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Un episodio simile a quanto accaduto al sindaco di Avellino Paolo Foti, circa tre mesi fa, è successo in Sicilia e più precisamente a Ragusa.

Sono andati sotto proprio quando c’era da approvare una variazione di bilancio per alcuni milioni di euro. E adesso hanno tempo fino al 31 dicembre per evitare le procedure di infrazione. Sarà, infatti, un’amara vigilia di Natale quella che attende il Movimento 5 Stelle di Ragusa. Colpa di quanto è andato in scena venerdì scorso in consiglio comunale. All’ordine del giorno c’era l’approvazione di alcune variazioni di bilancio, suddivise in quattro delibere, che valevano in totale 20 milioni di euro. Un passaggio cruciale per l’amministrazione guidata dal sindaco Federico Piccitto. Al momento del voto, però, il Movimento 5 Stelle è andato sotto, o per meglio dire ha “pareggiato”: 15 preferenze a favore e altrettante contro non bastano infatti per approvare l’atto amministrativo.

Proprio come accadde in Consiglio comunale ad Avellino quando c’erano da approvare gli assestamenti di bilancio. All’epoca i dameliani non si presentarono in Assise mentre il Consigliere Nicola Poppa, in quota Scelta Civica, votò contro gli equilibri per poi virare completamente due settimane dopo.

A Ragusa decisivo per affossare la proposta della giunta grillina è stato il voto di una consigliera comunale dei 5 Stelle, Maria Rosa Marabita, entrata in carica soltanto nel settembre scorso dopo le dimissioni di un collega.

Foti è riuscito, anche grazie all’intervento del Partito, a trovare la quadra ed andare avanti, promettendo e disattendendo in breve tempo la promessa di mischiare completamente le carte in Giunta: chissà se Piccitto sarà in grado di portare avanti il suo disegno politico superando questa impasse.