Il torrone di Avellino, le origini del dolce immancabile delle feste natalizie

3
1379
torrone
torrone

In Irpinia la tradizione legata alla produzione del torrone è antica e illustre.

E nel corso dei secoli si tramanda di generazione in generazione per offrire sempre un prodotto che è la massima espressione dell’arte dolciaria territoriale.

L’etimologia del termine “torrone” è molto discussa, anche se molti lo fanno risalire al verbo latino “torreo” che significa “tostare”, “abbrustolire”, con chiaro collegamento alla tostatura di nocciole e mandorle.

Ma è diffusamente comprovato che vanta origine romana il prodotto che può essere considerato l’antenato del torrone, in Irpinia noto come “ ‘a Cupeta”.

Come da testimonianze di alcuni scritti dello storico Tito Livio e del poeta Marco Valerio Marziale, con il termine latino “Cupedia” si usava indicare una pasta di nocciole e miele, molto gradita già in tempi tanto remoti.

Da ciò l’appellativo di “cupetari”, termine con il quale venivano chiamati i venditori ambulanti di torrone, divenuti famosi e apprezzati in tutto il mondo per la loro rinomata capacità artigianale di produrre innumerevoli tipologie di torrone, ancora oggi vanto per la Campania, tipico dolce natalizio e prodotto venduto durante le fiere di paese e le feste patronali.

In Irpinia, a partire dagli inizi del Novecento, “ ‘a Cupeta” ha deliziato i palati dei tanti pellegrini che raggiungevano a piedi il Santuario di Montevergine.

Questa tradizione, con il trascorrere del tempo, si è consolidata nella cultura dolciaria dell’area di Ospedaletto d’Alpinolo.

La sua notorietà in questa zona trae infatti origine dall’antico rito della “Juta a Montevergine”, la processione della Candelora che si sviluppava lungo il sentiero che porta fino a “Mamma Schiavona”, durante il quale i tanti pellegrini, tra l’altro, trovavano ristoro lungo il percorso dove erano presenti, e tutt’ora lo sono, laboratori artigianali di produzione dolciaria. E lì consumavano anche bontà dolciarie: prima tra tutte il torrone.

Le altre due aree molto rinomate per la sua produzione sono quella di Dentecane e quella di Venticano, situate nell’area nordorientale dell’Irpinia.

Anche in questo caso le origini della produzione delle diverse aziende dell’area sono molto antiche e il risultato è un prodotto da sempre molto apprezzato e molto conosciuto in Italia e nel mondo.

Sempre tra i torroni della tradizione locale sono da annoverare, inoltre, lo “spantorrone di Grotta”, tipico pan torrone molto friabile al taglio, e lo “spantorrone di castagne” della zona di Montella, Bagnoli e Cassano Irpino, arricchito dalla farcitura a base di castagne.

La ricetta originaria del torrone prevede come ingredienti di base: miele, bianco d’uovo, nocciole e mandorle sapientemente miscelati. Ma ad oggi in Irpinia la produzione è davvero molto varia e ampia tra coperture, farciture, formati, nelle varianti di torroni morbidi, duri e pantorroni.