(di Antonio Porcelli) – Torna a riunirsi il Partito Democratico irpino. La riunione, anche al fine di evitare la “confusione” registratasi nell’ultima assemblea del Samantha della Porta, si svolgerà a partire dalle 17.00 presso i locali del convento delle suore del Sacro Cuore Benedettino di Mercogliano. Una riunione transitoria ma importante. Tanti i nodi da risolvere, in primis l’organizzazione della fase congressuale ormai alle porte con le regole da fissare circa le primarie, candidature e mozioni. Riuscirà l’area mistica della struttura alle falde del Partenio a mitigare le effervescenze e le dinamiche dei tanti eletti alle primarie del 14 ottobre per un progetto politico di sviluppo e radicamento del partito dopo lo strappo di Ciriaco De Mita? Gli interrogativi sono molteplici e le aspirazioni degli eletti, di alcuni in particolare, sono abissali. Il Pd irpino, dopo il buon successo sul territorio, cerca di far quadrare il cerchio su obiettivi che allo stato appaiono divergenti e contrastanti. Una parte degli attuali dirigenti cerca di perseguire il progetto di riallacciare le fila con la base senza compromessi e nella logica dell’aggregazione delle fasce giovanili e della sinistra rimasta orfana dei gruppi parlamentari alle ultime politiche. L’altra, non disdegna la linea Bassolino- D’Alema di apertura a nuove alleanze “senza nostalgie per il passato” per evitare “l’estinzione” e come evidenziato dal Governatore della Campania nella direzione regionale di ieri, per evitare di “vincere ma non governare”. Diventa anche interessante comprendere lo spessore e la portata degli “eletti” del partito a confronto con i tanti protagonisti che si sono riavvicinati al Pd dopo l’uscita del gruppo demitiano. Per alcuni diventa sostanziale la ripresa di un dialogo con De Mita e la sua base, per altri lo sguardo è proiettato al futuro. Il Pd insomma deve scegliere tra strategia e tattica. I casi del Comune capoluogo, dove Galasso intende far rispettare la logica per ora a suo favore dei numeri, e l’Ente Provincia, dove il patto di fine legislatura è ancora sotto le lenti di ingrandimento di tutte le forze che compongono la maggioranza, sono emblematici della fase di incertezza che accomuna sia i vertici del Pd che della stessa Unione di Centro. E con il vento che tira a favore del Pdl, in Irpinia, Campania e sul territorio nazionale, le scelte che saranno effettuate dal Pd irpino per le regole da seguire per i congressi comunali e provinciali, diventano fondamentali per stabilizzare i precari equilibri che tengono unito il partito.
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