“Tutto quello che avreste voluto sapere sul Referendum e nessuno vi ha mai detto”

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Presso la Sala Consiliare di Grottaminarda  si è svolto “L’incontro con l’autore Giuseppe Gargani” organizzato dal giornalista Erminio Merola. La presentazione del libro si è aperta con i saluti del sindaco di Grottaminarda, Angelo Cobino, che pur essendo a favore del Si alla Riforma è stato elegante nella volontà di ripristino della dialettica democratica all’interno della Comunità e saggio nell’azione di recupero e ascolto di tutte le posizioni.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente di Primavera Irpinia, Sabino Morano, che in maniera determinata ha messo al centro della discussione l’esigenza di rifondare i partiti nella funzione che la Costituzione aveva dato loro. “I cittadini -ha chiarito Morano- hanno bisogno di risposte e le Istituzioni non possono renderli estranei alla politica. I cittadini devono sapere che questa Riforma è una truffa che si nutre di promesse utopistiche ma che in realtà ha come unico scopo l’abolizione degli elettori”.

Da qui la scudisciata al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, per l’appello, rivolto a 300 sindaci campani, a votare e a far votare SI con ogni mezzo. “Un insano appello – ha chiosato il Presidente di Primavera Irpinia – che nulla ha di nuovo e che mette in luce l’assenza di regole e di morale che ispira gli alleati di Renzi”.

Sulle patologie del sistema Paese e sulle storture prodotte dalla Riforma si è soffermato nella propria relazione il professore Carmine De Angelis, nella duplice veste di Docente di Diritto Pubblico e Sindaco di Chiusano San Domenico. Un intervento tecnico in cui sono state snocciolate numerose obiezioni di metodo e merito a una Riforma Costituzionale che non risolve anzi aggrava le patologie del sistema Paese.

All’onorevole Giuseppe Gargani è toccato riavvolgere i fili del discorso per svelare tutto quello che si dovrebbe sapere sulla Riforma. “In questa Riforma – ha detto – un’idea di fondo, perversa ma riconoscibile, c’è ed è data dalla volontà di eliminare i partiti e depauperare il panorama nazionale pluralistico e articolato per dare una larga maggioranza a un solo partito-persona sovvertendo in questo modo le basi stesse della democrazia”.

È questa secondo l’ex Sottosegretario l’idea guida che, anche se in modo paradossale ed esiziale, assorbe e dà valore alle norme così sciatte e così mal scritte della riforma costituzionale. “I fautori del Si – ha concluso – non spiegano, non rispondono, non argomentano perché non possono dire la verità al popolo sovrano. Non possono dire al popolo che vogliono privarlo di questa sovranità che tanti sacrifici è costata alla generazione della guerra”.

L’incontro con l’autore del libro è stato impreziosito dalla gradita  visita del Presidente della Provincia, Domenico Gambacorta, che argomentando sui numerosi motivi che lo spingeranno il 4 dicembre a votare No ha evitato, per sensibilità istituzionale, di pronunciarsi sul restringimento della partecipazione democratica già attuato con le vecchie Province e previsto anche per il Senato.