Diventare il migliore marcatore dell’Avellino nella serie cadetta trascinando i lupi alla salvezza. È questo l’obiettivo di Alessandro Pellicori. Il centravanti calabrese, ritornato in Irpinia tra il consenso di pochi, è pronto ad entrare nella storia. A scrivere una pagina importante per i colori biancoverdi. Un traguardo realizzabile perché a cinque turni dal termine il bomber cosentino rischia di battere ogni record in serie B. Fino a questo momento sono 14 le segnature inanellate e grazie ai due goal con cui ha permesso alla sua squadra di portare a casa un prezioso punto dalla Liguria ha battuto il proprio primato risalente alla stagione 2004-2005 con il Grosseto in serie C(12 in 34 partite). Nel mirino del numero nove biancoverde Vitaly Kutuzov, attualmente al Pisa – ma che sabato non sarà dell’incontro per un brutto infortunio – nella stagione 2003-2004, andò a segno 15 volte in 38 match disputati. 17 invece quelli messi a segno da Thomas Danilevicius due stagioni dopo in 41 match disputati. In entrambi i casi però la formazione irpina non è riuscita a centrare la permanenza in B. Il migliore marcatore della storia dei lupi nel secondo torneo nazionale è Pasquale Luiso con 19 segnature nella stagione 95-96 in 36 incontri, ma con il torneo ancora a 20 squadre. E nemmeno in questo caso la squadra era riuscita a raggiungere la meta. Ancora prima c’era stato Gaetano Musiello nella 74-75, con il torneo sempre a 20 squadre, mise a segno 18 goal. In quella occasione l’impresa riuscì con i biancoverdi che disputarono da lì altri tre tornei, prima del salto in serie A nel 78.
Per l’attaccante che nella passata stagione si è diviso tra Piacenza e Cesena sono 4 i goal messi a segno su calcio di rigore (Spezia, Triestina, Bari e Ascoli). Due in più di Danilevicius che due stagioni fa punì dal dischetto Vicenza e Crotone. Quattro le doppiette siglate da ‘Pelligoal’ (Vicenza, Cesena, Albinoleffe e Spezia) tre quelle invece del possente centravanti dell’Est (Catanzaro, Cesena e Bologna).
Discorso differente per Vitaly Kutuzov che sotto la gestione di Zdenek Zeman, sempre al bersaglio su azione anche per lui tre doppiette con Salernitana, Verona e Pescara.
I goal del bielorusso portarono all’Avellino 15 dei 37 punti ottenuti al termine dell’anno dai lupi. Danilevicius, invece, con i suoi goal contribuì a raccogliere 26punti sui 46 totali, ovvero il 56% di tutto il torneo. 14 invece i punti arrivati sino ad ora grazie a Pellicori sui 31 dell’intera graduatoria. Per il numero nove della squadra guidata da Calori ad oggi 34 gare giocate; 2635 minuti di impiego, per una media di 1 goal ogni 188 minuti. Continuando con questo trend play-out esclusi nelle restanti 5 gare potrebbe mettere a segno ancora un minimo di 2-3 goal. Anche se visto l’ottimo momento di forma, la fame e la voglia di consacrarsi dopo le ultime annate non brillanti non è da escludere che riesca a scavalcare ogni altro marcatore irpino nel torneo di seconda serie. Con l’auspicio che l’epilogo sia diverso, l’impresa è possibile in quanto la squadra è ancora in corsa ed il torneo non è irresistibile. Giocando come a La Spezia, tutto è possibile. L’Avellino al Picco ha dimostrato di non volersi arrendere, ma soprattutto di avere grinta e carattere da vendere. Doti che il suo ‘arciere’ dopo un avvio non brillante, accompagnato da pregiudizi e critiche sta dimostrando di avere. Sabato arriva il Pisa e per un Pellicori non sazio potrebbe rappresentare una tappa importane, prima dell’ennesimo match salvezza contro il Cesena. Al ‘Dino Mannuzzi’ Pelligoal si gioca la sua ‘Champions’, contro una squadra che non ha creduto in lui e contro un tecnico, Castori per cui negli scorsi mesi non ha usato di certo parole tenere e con cui non si è lasciato bene. Insomma, gli ingredienti per un finale esplosivo e per conservare la B con le unghie e con i denti ci sono tutti. Anche perché nessuno vuole rinunciare al derby del prossimo anno con la Salernitana.
(di Sabino Giannattasio)